Ventitreesima domenica in tempo ordinario – Anno A
Posté par diaconos le 31 août 2020
Se ti ascolta, hai vinto tuo fratello
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli : « Se tuo fratello ha peccato contro di te, vai e rimproveralo da solo« . Se ti ascolta, hai vinto tuo fratello. Se non vi ascolta, portate con voi una o due persone in più, in modo che l’intera questione possa essere risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se si rifiuta di ascoltarli, lo dica all’assemblea della Chiesa; se ancora si rifiuta di ascoltare la Chiesa, lo consideri un pagano e un pubblicano. In verità vi dico: tutto ciò che avete legato sulla terra sarà legato in cielo, e tutto ciò che avete sciolto sulla terra sarà sciolto in cielo. E allo stesso modo, amen, vi dico, se due di voi sulla terra acconsentiranno a chiedere qualcosa, la otterranno dal Padre mio che è nei cieli. Perché quando due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro. » (Mt 18, 15-20)
Cosa fare se tuo fratello ha fatto qualcosa di sbagliato ?
Gesù ha previsto molto chiaramente che i cristiani non sono migliori degli altri. La Chiesa è composta dalle stesse persone fragili della società laica. Gesù ci dà, in questa pagina del Vangelo, una procedura per cercare di risolvere le difficoltà che sorgono un giorno o l’altro in qualsiasi gruppo di persone : « Se tuo fratello ha commesso un peccato, vai a parlargli da solo e mostragli la sua colpa ». Se vi ascolta, avrete vinto vostro fratello » (Mt 18, 15).
Quello che Gesù ci dice qui può essere applicato a tutti i nostri ambienti di vita: famiglia, équipe, gruppi di amici, associazioni, colleghi… Quanti conflitti, tensioni, opposizioni nascono nelle nostre comunità e se non vi prestiamo attenzione, portano a situazioni conflittuali. A volte, all’inizio, tutto sembrava semplice e armonioso. E poi, a lungo andare, con lo slancio che si è affievolito, il gruppo rischia di affondare se a nessuno importa della coesione e dell’aiuto reciproco fraterno.
Nessun gruppo è al sicuro dalla colpa, dalla miseria umana… e nemmeno la Chiesa ! Cosa fare se tuo fratello ha commesso un errore ? Vai a parlargli da solo… e mostragli la sua colpa… se ti ascolta, avrai conquistato tuo fratello. Questo consiglio di Gesù parla solo di delicatezza e di misericordia verso il colpevole. Attenti a non disprezzare nessuno… Siate come il pastore che ha perso una pecora e la insegue… Il Padre vostro che è nei cieli non vuole che nessuno si perda. (Mt 18, 23,35).
Quindi è in un clima d’amore che dobbiamo intervenire. Abbiamo il diritto di fare un commento a un fratello solo se gli vogliamo bene. Tutto il Vangelo ci insegna che Gesù era buono con i peccatori. Vai a parlargli da solo… e mostragli la sua colpa… se ti ascolta, avrai conquistato tuo fratello. Gesù vuole che questa sia la soluzione al conflitto. Incontra il tuo fratello in difetto faccia a faccia, con discrezione, affinché il male rimanga sconosciuto, se possibile, e affinché egli possa mantenere la sua reputazione e il suo onore. Non agire in fretta ed evitare l’arbitrarietà.
Nella seconda lettura, l’apostolo Paolo ci ricorda : « Non dobbiamo avere alcun debito con nessuno, se non il debito dell’amore reciproco » (Rm 13,8). Rispettare la persona in difetto, rispettare la sua casa, rispettare la sua reputazione, tutto questo si riduce ad amarlo. Rimaniamo tutti indebitati per quanto riguarda l’amore fraterno. Non abbiamo mai amato veramente gli altri come noi stessi. Non diciamo mai : « Ho fatto abbastanza, ora sono pari! « Abbiamo questo rispetto per il peccatore, che è il primo gesto dell’amore salvifico di Gesù Cristo per ogni persona ».
Gesù ci invita dunque a progredire nella nostra vita fraterna; ci insegna a guardare l’altro: ogni persona è un fratello o una sorella, qualunque sia la sua debolezza o la sua miseria. La persona colpevole non è mai una persona che viene rifiutata dopo averla condannata, è una persona da salvare. Gesù non vede le persone che incontra in modo diverso; per perdonare, dobbiamo fare un approccio fraterno con la persona che ci ha offeso. Non ha senso aspettare che vengano a scusarsi.
Riuniti in questa chiesa in questa domenica per ascoltare la parola di Dio, rivolgiamoci con lo stesso cuore fiducioso al Padre: Padre di misericordia, senza stancarci, tu ci offri il tuo perdono. Concedeteci la forza di perdonarci l’un l’altro.
Il diacono Michel Houyoux
Link ad altri siti web cristiani
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◊ Qumran : clicca qui per leggere l’articolo → Testi – XXIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)
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