Se uno di voi ha un figlio o un bue che cade in un pozzo, non lo toglie subito, anche il giorno di sabato ?
Posté par diaconos le 30 octobre 2020
# La Grande Cena è una parabola del Vangelo secondo Luca Attraverso le sue parole Gesù vuole incitare la gente a credere e a gioire dell’esistenza di Dio. Questa parabola è vicina per forma e contenuto a quella della festa nuziale. Il Sommo Pontefice Gregorio Magno ha chiamato la sua omelia 36: « gli ospiti in fuga ». È questo famoso passo del Vangelo secondo Luca che è stato commentato. Il Papa ha spiegato che questo è il pasto della fine dei tempi. Pochi vengono perché purtroppo preferiscono i cibi terreni a quelli celesti. San Gregorio li esortava a non disdegnare le chiamate di Dio e a mettere in primo piano la volontà divina piuttosto che i desideri materiali. Dobbiamo credere in Dio e non rifiutare i suoi precetti.
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“Chi di voi, se un figlio o un bue gli cadesse in un pozzo, non lo tirerebbe subito fuori in giorno di sabato”? L’agire di Dio suona bruciante domanda posta nel cuore della nostra esistenza continuamente tentata di incredulità, e chiede risposte. Ha forse paura oggi la Chiesa di Cristo di guarire in giorno di sabato, di trasmettere la beatificante realtà liberatrice dell’uomo, di farsi credibile sacramento dell’amore smisurato di Dio? La contestazione dell’agire di Dio o del Figlio suo Gesù Cristo o della sua chiesa, scaturisce quasi sempre da ottusa presunzione, da grettezza mentale o dall’aver assunto atteggiamenti di mera esteriorità che estranea dalla Verità. Dio è più grande del “sabato”, è più grande di ogni umana grandezza, trascende ogni logica e i suoi disegni vanno oltre i confini della umana ragione senza umiliarla, se illuminata dalla sua stessa grazia. Impariamo oggi che ogni momento è buono per fare del bene, a tutti. » (Padri Silvestrini)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo San Luca
Un giorno di sabato Gesù entrò nella casa di un fariseo capo per mangiare il suo pasto, e i farisei lo guardavano. Ed ecco, c’era davanti a lui un uomo che soffriva di idropisia. E Gesù rispose ai maestri della legge e ai farisei, chiedendo loro : « È lecito guarire il sabato, sì o no ? » Rimasero in silenzio. Allora Gesù prese il malato, lo guarì e lo lasciò andare. Poi disse loro : « Se uno di voi ha un figlio o un bue che cade in un pozzo, non lo tirerà subito fuori, anche il giorno di sabato ? « E non riuscirono a trovare una risposta. (Lk 14, 1-6)
La guarigione dell’idropica
Gesù accettò l’invito di un giorno di sabato da un fariseo. Lì è stato osservato dagli ospiti. Quando è entrato in casa, ha visto un idropico. Chiese ai presenti se era permesso di guarirlo. Sono caduti in silenzio. Gesù guarì e congedò l’ammalato; poi si giustificò adducendo la pratica dei suoi avversari che, nonostante il sabato, tirarono fuori dal pozzo il loro figlio o il loro bue.
Notando che gli ospiti cercavano i primi posti, contrastava queste orgogliose disposizioni mostrando loro in una parabola l’interesse che avevano a mettersi nell’ultimo posto da onorare quando il padrone di casa li invitava a salire più in alto. Una lezione di benevolenza. Gesù esortava il suo ospite a non invitare i suoi pari, ma coloro che non potevano ripagarlo; egli riceverà lo stesso alla risurrezione dei giusti.
La parabola della cena
Un ospite ha celebrato la felicità del popolo che parteciperà al banchetto nel regno di Dio. Gesù risponde con una parabola di avvertimento. Un uomo sta dando una grande cena : fa dire al suo servo che il pasto è pronto. Il primo uomo rivendicava il suo campo, il secondo i suoi buoi, e il terzo rispondeva che si era appena sposato.
Il servo ha fatto rapporto al suo padrone. Quest’ultimo, irritato, gli ordinò di andare nelle piazze e nelle strade della città a cercare gli sfortunati senzatetto. Il servo rispose che lo fece, e che la sala non era ancora piena. Il padrone lo mandò per le strade, per i sentieri, lungo le siepi, e gli disse di sbrigarsi a far entrare la gente, perché, disse, nessuno dei primi ospiti avrebbe assaggiato la cena.
Il fariseo che lo ha invitato insieme a molti altri ospiti è stato nominato uno dei leader di questo partito, sia politico che religioso, ed è stato membro del Sinedrio. Gesù, secondo la sua usanza, accettò questo invito, anche di sabato. L’ostilità decisa che i farisei hanno poi mostrato contro Gesù ha dato a questa accoglienza un carattere speciale di sostegno e di carità.
Altri farisei, anch’essi invitati, spiarono Gesù, proprio come il padrone di casa, per coglierlo in qualche modo in difetto contro la legge del sabato. Forse avevano già visto il malato lì e pensavano che Gesù l’avesse guarito. La guarigione del malato è avvenuta prima che si sedessero a mangiare in uno di quei cortili interni che precedevano gli appartamenti ad est.
Non era intenzione di Gesù dare ai suoi ospiti una lezione di educazione o di modestia. Tutti gli uomini cercavano il primo posto perché erano orgogliosi davanti a Dio, e mai sono diventati così umili gli uni verso gli altri da pensare l’uno all’altro come più eccellenti di loro stessi : « Non fate nulla per parzialità o vanagloria, ma lasciate che l’umiltà vi faccia guardare gli altri dall’alto in basso come se foste al di sopra di voi stessi ». « (Fil 2, 3)
Questo è stato il commento di Gesù alla sua parabola con le parole che l’hanno conclusa : Alzarsi davanti agli uomini è certo essere portati in basso davanti a Dio, e il contrario è vero : « Allo stesso modo, voi che siete giovani, siate soggetti agli anziani ». E tutti voi, nei rapporti tra di voi, indossate umiltà; perché Dio resiste ai superbi, ma dona grazia agli umili. » (1P 5, 5)
Il diacono Michel Huyoux
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◊ Rvdo. D. Manuel COCIÑA Abella : clicca qui per leggere l’articolo → Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo non lo tirerà fuporin subito in giorno di sabato ?
◊ Qumran : Vangelo: Lc 14,1-6
♥ Don Francesco Cristofaro : commento del Vangelo di oggi
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