Trentaduesima domenica in tempo ordinario nell’anno A

Posté par diaconos le 2 novembre 2020

Voici l'époux ! Sortez à sa rencontre.

Ecco lo sposo, vieni fuori a conoscerlo !

# La parabola del banchetto di nozze è una parabola di Gesù raccontata nel Vangelo secondo Matteo (22,1-14), nel Vangelo secondo Luca (14,16-24) e nell’apocrifo Vangelo di Tommaso. Potrebbe essere chiamata anche: Parabola dello sposalizio del figlio del re. Parabola del grande banchetto È una parabola nella quale Gesù illustra le caratteristiche del Regno dei Cieli. Matteo colloca la parabola nella discussione accesa tra Gesù ed i capi del popolo ebraico poco prima della passione di Gesù ; Luca invece la mette in un contesto di maggior dialogo tra Gesù ed i farisei. In Matteo gli invitati alle nozze, non solo rifiutano l’invito, ma anche insultano ed uccidono i servi del re e a loro volta vengono uccisi dal re. Luca parla semplicemente di un rifiuto dell’invito senza ulteriori conseguenze. Per Matteo la parabola illustra le caratteristiche del Regno dei Cieli, mentre per Luca non c’è nessun riferimento al regno. Il Vangelo di Tommaso, essendo semplicemente una raccolta di frasi di Gesù, non contestualizza la parabola.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola : « Il regno dei cieli sarà come dieci giovani ragazze invitate a una festa di nozze, che hanno preso le loro lampade per andare incontro allo sposo. Cinque di loro erano spensierati, e cinque erano lungimiranti: quelli spensierati prendevano le loro lampade senza portare l’olio, mentre quelli lungimiranti prendevano bottiglie d’olio con le loro lampade.
E quando lo sposo ha ritardato, tutti si sono addormentati e si sono addormentati. Nel cuore della notte c’era un grido: « Ecco lo sposo ! Vieni fuori ad incontrarlo. Poi tutte le ragazze si svegliarono e cominciarono a preparare le loro lampade.
Quelli spensierati chiedevano ai lungimiranti : « Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si stanno spegnendo ». Il lungimirante ha risposto : « Non sarà mai abbastanza per noi e per voi, quindi andate al mercato e compratelo ».
Mentre andavano a comprarne un po’, è arrivato lo sposo. Quelli che erano pronti andarono con lui nella sala delle nozze, e la porta era chiusa. Più tardi, le altre ragazze sono venute a loro volta e hanno detto : « Signore, Signore, apriti per noi ».
Ha detto: « Amen, ti dico, non ti conosco. « Guardate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.  » (Mt 25, 1-13)

Devi farlo !

Nella sua enciclica Populorum progressio (dal Vaticano, nella festa di Pasqua del 26 marzo 1967), papa Paolo VI affermava : « Ogni vita è una vocazione » perché è una chiamata alla santità, una chiamata a vivere la vita stessa di Dio essendo totalmente trasfigurato dal suo amore.

Come chiamata, la vocazione invita a rispondere. Quella che il Signore si aspetta da noi è una risposta di fede. Anche Pietro è stato chiamato dal Signore e la sua risposta è stata espressa in questa ammirevole professione di fede : « Tu sei il Messia, il Figlio del Dio vivente.  Tu sei il Messia, il Figlio del Dio vivente » (Mt 16, 16).

Ma probabilmente Pietro non ha percepito il significato delle sue parole. La pagina evangelica di questa domenica ci mostra : nel momento in cui ha appena ottenuto la prima professione di fede dai suoi discepoli, e da Pietro in particolare, Gesù fa il primo annuncio della sua Passione : « Da quel giorno Gesù cominciò a mostrare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme, soffrire molto per mano degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, essere ucciso e risorgere il terzo giorno » (Mt 16, 21).

Nella nostra vita, certi eventi segnano una rottura che è un richiamo a qualcos’altro. Gesù stesso ha vissuto tali situazioni: Gesù cominciò a dire ai suoi discepoli che doveva partire per Gerusalemme. Gesù doveva maturare questa decisione: doveva !

Questa espressione, in senso biblico, significa sempre un riferimento alla volontà del Padre. Quando diciamo che dobbiamo, a nostra volta, aderire nella fede alla volontà del Padre.  Gesù aveva appena trent’anni, nel fiore degli anni, e il suo ministero stava per terminare bruscamente. Dal punto di vista umano, è stato un fallimento. L’odio delle autorità religiose e civili e l’abbandono delle folle: gli anziani, i capi dei sacerdoti, gli scribi, tutti i notabili e i governanti di Gerusalemme erano contro di lui !

Da quel momento in poi (Mt 16,21a), Gesù annunciò la sua Passione per tre volte (Mt 16,21; Mt 17,22-23 e Mt 20,18-19). Prendendolo da parte, Pietro cominciò a rimproverarlo severamente : « Dio non voglia, Signore! Questo non vi succederà. Non vi succederà » (Mt 16, 22).

Pietro si rifiutò di vedere Gesù come il servo sofferente. Ci vuole una fede forte per accettare il mistero di Gesù, il Salvatore del mondo attraverso la croce. È in questo momento che Gesù rivolge a tutti la sua chiamata : « Se qualcuno vuole seguirmi, deve rinunciare a se stesso, prendere la sua croce e seguirmi.  «  (Mt 16, 24).

Seguire Cristo è anche purificare la nostra preghiera. Troppo spesso ci rivolgiamo a lui quando le cose vanno male. E vogliamo che faccia qualcosa per rendere tutto migliore. Non dobbiamo dire a Dio cosa fare. Dio non è impegnato al nostro servizio. Non è il nostro ragazzo. Alcuni non pregano più e non vanno più a Messa perché, dicono, è inutile. Ed è qui che ci sbagliamo. Non preghiamo, non andiamo a Messa per noi stessi ma per Dio. Quando amiamo, non pensiamo prima a noi stessi ma all’altro. Chi ama veramente è pronto a sacrificarsi per l’altro.

Il Vangelo di oggi ci dà un comandamento molto forte : « Mettetevi dietro di me!  « È una chiamata a cambiare il nostro modo di guardare a Dio e il significato che diamo alla nostra vita. La cosa più importante non è il successo materiale, la promozione, la valorizzazione del sé. Gesù vorrebbe indirizzarci verso un’altra logica, quella del vero amore, del dono di sé, della gratuità. È su questa strada che siamo chiamati a seguirlo. Scegliendo Cristo, noi scegliamo la Vita. Dio è amore, e il suo amore è il segreto

Deacon Michel Houyoux

Link ad altri siti web cristiani

◊ Celebrazione della parola : clicca qui per leggere l’articolo →  TRENTADUESIMA DOMENICA DEL TEMPO,  ANNO A

◊ Qumran clicca qui per leggere l’articolo →  XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) 

Padre Fernando Armellini : « Vegliate, vigilate!”

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