La vigilia di Natale 2020
Posté par diaconos le 24 décembre 2020
Il sole nascente ci visiterà
# Il Cantico di Zaccaria, talvolta chiamato Benedetto, appare nel Vangelo secondo Luca (Lc 1,68-79). Questo testo è pronunciato da Zaccaria alla nascita di suo figlio Giovanni Battista. Fa parte del Sondergut di questo vangelo. Liturgia cattolica: l’inno è cantato ogni mattina nell’ufficio divino delle Lodi nella Liturgia delle Ore.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo San Luca
In quel tempo, quando nacque Giovanni Battista, Zaccaria, suo padre, era pieno di Spirito Santo e pronunciò queste parole profetiche « Benedetto sia il Signore, il Dio d’Israele, che visita e redime il suo popolo. Egli ha portato la forza che ci salva nella casa di Davide, suo servo, come ha detto per bocca dei santi, dei suoi profeti, fin dall’antichità : la salvezza che ci libera dal nemico, dalla mano di tutti i nostri oppressori, l’amore che mostra verso i nostri padri, il ricordo della sua santa alleanza ; Giura ad Abramo nostro padre di liberarci senza timore, affinché, liberati dalla mano dei nemici, possiamo servirlo in rettitudine e santità, in sua presenza, per tutta la nostra vita.
Anche tu, figliola, sarai chiamata profeta dell’Altissimo, e camminerai davanti al Signore e preparerai le sue vie, affinché tu dia al suo popolo la salvezza attraverso il perdono dei suoi peccati, attraverso la tenerezza e l’amore del nostro Dio, quando la stella dall’alto ci visiterà, per illuminare coloro che dimorano nelle tenebre e nell’ombra della morte, per guidare i nostri passi. al cammino della pace. « (Lc 1, 67-79).
il cantico di Zaccaria
Per comprendere il bel cantico di Zaccaria, questa ardente effusione della sua anima, dobbiamo dare a queste due parole il loro pieno significato biblico: pieno di Spirito Santo e: profetizzava. Lo Spirito di Dio gli comunicava il dono della profezia, cioè il dono di penetrare nel futuro del regno di Dio e la facoltà di esprimere i suoi misteri in discorsi pieni di elevazione e di lucidità : « Chi parla in lingue non parla agli uomini, ma a Dio, perché nessuno lo capisce, e in spirito parla dei misteri.
Senza questo fatto sottolineato da Luca, sarebbe impossibile per noi comprendere come Zaccaria abbia potuto cantare l’opera della nostra redenzione in un momento in cui non era ancora apparso nulla, se non la nascita di Giovanni Battista del Messia. È vero che l’angelo gli rivelò ciò che un giorno questo bambino sarebbe stato; ma da lì alla contemplazione della grande salvezza di Dio come già compiuta, c’era una distanza che solo lo Spirito divino poteva fargli attraversare.
Lo stile e il pensiero di questo inno, tuttavia, si muovono nell’ambito delle rivelazioni dell’Antico Testamento. Questo è un carattere che ha in comune con quello di Maria. Il padre di Giovanni, come la madre di Gesù, si nutriva delle promesse di Dio nelle Sacre Scritture.
A questi è allegata la speciale rivelazione che gli ha permesso di esprimere tali luminosi punti di vista sul compimento della redenzione. Questa ispirazione dell’Antico Testamento è molto presente nella situazione, e dimostra l’autenticità dei racconti di Luca.
Zaccaria ha iniziato con un’ondata di gratitudine e di adorazione per ciò che Dio ha visitato e riscattato il suo popolo. Redenzione attraverso un riscatto è un termine che non può essere applicato alla liberazione politica del popolo d’Israele, come si pensava, ma piuttosto alla liberazione dalla schiavitù morale.
Il corno in cui risiede la forza di certi animali è, nello stile della Scrittura, l’immagine del potere : « Ha esaltato la forza del suo popolo, motivo di lode a tutti i suoi fedeli, ai figli di Israele, al popolo che gli è vicino ». Lode al Signore! » (Sal 148, 14). Un corno di salvezza è una liberazione compiuta con potenza, e anche l’immagine indica un potente liberatore, il Messia : « In quel giorno darò forza alla casa d’Israele, e aprirò la tua bocca in mezzo a loro; ed essi sapranno che io sono il Signore ». (Ez 29, 21)
Maria discendeva veramente da Davide : « Quando iniziò, Gesù aveva circa trent’anni; si pensava che fosse il figlio di Giuseppe, il figlio di Eli. « ( Lc 3,23) Ciò che rafforzava la fede di Zaccaria era che i grandi eventi che celebrava nel suo inno erano solo il compimento delle promesse di Dio, sempre fedeli alla sua parola.
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Il suo pensiero ha abbracciato tutti i profeti in questa espressione : « per bocca dei santi profeti di tutti i tempi che il cielo deve ricevere fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, di cui Dio ha parlato nell’antichità per bocca dei suoi santi profeti. « (Atti 3:21)
Diacono Michel Houyoux
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