Il Battesimo del Signore – Anno B
Posté par diaconos le 5 janvier 2021
Tu sei il mio Figlio prediletto ; in te trovo la mia gioia
# Il posto del Giordano ha un significato speciale nella Bibbia: nell’Antico Testamento, è uno dei confini della Terra Promessa agli Ebrei guidati da Mosè. Poiché a Mosè non era permesso entrare nella Terra Promessa, non poteva attraversare il fiume Giordano. D’altra parte Giovanni Battista ha battezzato nel Giordano un battesimo di conversione: gli ebrei hanno attraversato il Giordano per essere battezzati da Giovanni Battista, attraverso questo battesimo si sono riconosciuti peccatori, e hanno potuto entrare di nuovo nella Terra Promessa dopo il loro battesimo.
È in questo contesto che il battesimo di Gesù Cristo avviene secondo i Vangeli. Gesù arriva sulle rive del fiume Giordano per essere battezzato. L’immersione di Gesù nel fiume Giordano ha un legame con il peccato. La teologia che si sta sviluppando all’interno del cristianesimo vede il battesimo di Gesù come una volontà di Gesù Cristo di prendere in mano il peccato del mondo. Il racconto di questo battesimo descrive una teofania, una manifestazione del Dio della Trinità: Gesù Cristo, il Figlio, battezzato, una colomba che simboleggia lo Spirito Santo e la voce di Dio Padre.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo San Marco
In quel momento Giovanni Battista proclamò: « Ecco, colui che è più forte di me viene dietro di me; non sono degno di chinarmi per slacciare il cinturino dei suoi sandali ». Io vi ho battezzati con acqua; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo. »
A quei tempi Gesù veniva da Nazareth, una città della Galilea, e fu battezzato da Giovanni nel Giordano. E subito, quando uscì dall’acqua, vide il cielo lacerato e lo Spirito scendere su di lui come una colomba. E c’era una voce dal cielo: « Tu sei il mio Figlio prediletto; in te trovo la mia gioia. » (Mc 1:7-11).
Tu sei il mio amato Figlio
Quanto più grande è la corruzione di questo secolo, tanto più importante è che i servi di Dio diano l’esempio dell’abnegazione. Predicano con la vita più che con le parole. I Vangeli di Matteo e di Luca riportano più dettagliatamente la predicazione di Giovanni Battista, mentre il racconto di Marco, più abbreviato del loro e molto simile nei termini che usa, contiene caratteristiche proprie.
Così questa parola, « mi chinaiò », che ritrae così bene l’umile atteggiamento di Giovanni davanti al Signore; e ancora una volta, nell’annunciare che Gesù avrebbe battezzato con lo Spirito Santo, Marco non aggiunse, « e con il fuoco ».
Questa profezia di Giovanni, relativa al battesimo dello Spirito Santo che Gesù doveva amministrare, mostra che Giovanni Battista è stato iniziato alla natura spirituale del suo regno; nessun segno esterno ne ha segnato la venuta; solo l’anima fedele riconosce la grandezza di Gesù Cristo al di sopra di tutti i suoi servi e l’assoluta necessità di questo battesimo dello Spirito, senza il quale tutto rimarrà morto in esso.
Mark, nel suo racconto abbreviato, conservava caratteristiche che gli erano proprie: nel Giordano vedeva il cielo lacerato, un’espressione energica. In Marco come in Luca, la voce divina parlava direttamente a Gesù : « Tu sei il mio amato Figlio, in te mi accontento. »
Questa formulazione rende molto probabilmente la forma originale della Parola divina. Gesù stesso deve aver ricevuto questa solenne testimonianza di essere il Figlio prediletto del Padre, poiché si era umiliato accogliendo questo battesimo dei peccatori ed era stato, in cambio, colmato dallo Spirito di Dio senza misura.
Diacono Michel Houyoux
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