Tredicesima Domenica del Tempo Ordinario – Anno B
Posté par diaconos le 22 juin 2021
La donna sanguinante è un miracolo di Gesù Cristo raccontato in tre Vangeli. È il simbolo della fede, proprio come il miracolo sulla figlia di Giairo, descritto nello stesso capitolo. Per San Pietro Crisologo, i due miracoli raccontati contemporaneamente (quello della donna sanguinante e quello della figlia di Giairo), sono entrambi simboli della fede1. La fede dimostrata da questa donna che si trova degna di toccare il fondo della veste di Cristo; e, la fede data da Gesù nel compiere segni evidenti che dimostrano il suo legame divino, e, con questo fatto, l’esistenza di Dio. Per Thierry Murcia, la questione dello sfondo storico dei racconti evangelici. Due guarigioni in un giorno di Kippur: l’emorragia e la resurrezione della figlia di Giairo e il posseduto di Gerasa/Gadara, nel giudaismo antico.
Dal Vangelo secondo Marco
21 Gesù tornò dall’altra parte sulla barca, e una grande folla si radunò intorno a lui. Era in riva al mare. 22 Arrivò uno dei capi della sinagoga, di nome Giairo. Quando vide Gesù, cadde ai suoi piedi 23 e lo pregò: « Mia figlia, che è ancora così giovane, è alla fine della sua vita. Vieni a imporre le tue mani su di lei, affinché si salvi e viva. » 24 Gesù andò con lui, e la folla che lo seguiva era così grande che lo sopraffece.
25 Ora c’era una donna che sanguinava da dodici anni. 26 Aveva avuto molti problemi con le cure di molti medici, e aveva speso tutte le sue ricchezze, e non aveva ottenuto il minimo miglioramento; al contrario, le sue condizioni erano peggiorate… 27 Questa donna, dunque, quando udì ciò che si diceva di Gesù, si avvicinò dietro di lui tra la folla e gli toccò la veste. 28 Poiché ella disse a se stessa: « Se solo potessi toccare la sua veste, sarei salvata ». 29 Immediatamente l’emorragia si fermò, ed ella sentì nel suo corpo che era guarita dalla sua malattia. 30 Immediatamente Gesù si rese conto che un potere era uscito da lui. Si girò tra la folla e chiese: « Chi ha toccato i miei vestiti? «
31 I suoi discepoli risposero: « Voi vedete la folla che vi schiaccia e chiedete: « Chi mi ha toccato? ». 32 Ma egli si guardò intorno per vedere colui che aveva fatto questo. 33 Allora la donna, presa da timore e tremore, sapendo cosa le era successo, venne e cadde ai suoi piedi e gli raccontò tutta la verità. 34 Gesù le disse: « Figlia, la tua fede ti ha salvata. Vai in pace e guarisci dal tuo male. «
35 Mentre parlava ancora, vennero alcune persone dalla casa di Giairo, il capo della sinagoga, e gli dissero: « Tua figlia è appena morta ». A cosa serve disturbare ancora il Maestro? » 36 Gesù, sentendo queste parole, disse al capo della sinagoga: « Non temere, ma credi ». » 37 Non lasciò che nessuno lo accompagnasse, tranne Pietro, Giacomo e Giovanni, il fratello di Giacomo.
38 Arrivarono alla casa del capo della sinagoga. Gesù vide la confusione e la gente che piangeva e gridava a squarciagola. Egli entrò e disse loro: « Cos’è questa agitazione e questo pianto? La bambina non è morta: sta dormendo. » 40 Ma essi risero di lui. Allora mise tutti fuori, prese il padre e la madre del bambino e quelli che erano con lui, ed entrò dove giaceva il bambino.
41 Egli prese la mano della bambina e le disse: « Talitha koum », che significa: « Signorina, ti dico, alzati! » 42 Immediatamente la ragazza si alzò e cominciò a camminare – aveva davvero dodici anni. Furono colpiti da grande stupore. 43 E Gesù ordinò loro fermamente di non farlo sapere a nessuno; poi disse loro di farla mangiar (Mc 5, 21-43)
La tua fede ti ha salvato !
Marco riunisce qui in un unico racconto due storie intrecciate. Matteo e Luca hanno seguito la stessa procedura. Prima di tutto, due figure sono in scena. Due figure femminili: una bambina e una donna. E in entrambi i casi la fede è al centro dei passi fatti con Gesù.
Nel caso della donna incurabile, non c’è richiesta. È un passo di fede e di speranza in Gesù da parte di questa donna che le porterà una guarigione immediata. E attraverso questa storia, capisco l’importanza di questo passo di fede e di speranza.
Vedete, è la fede che manca, disse il santo Curato d’Ars. Quando diciamo : Mio Dio, io credo, credo fermamente, cioè senza la minima esitazione, ci uniamo alla fede di questa donna di cui parla oggi il Vangelo.
Questa donna, che sanguinava da dodici anni e che aveva speso molto denaro senza alcun miglioramento e le cui condizioni erano piuttosto peggiorate, avendo sentito ciò che si diceva di Gesù, venne da dietro nella folla e toccò la sua veste.
In una delle sue omelie, il Curato d’Ars diceva della fede : « Credo che se avessimo fede, saremmo padroni delle volontà di Dio… non ci negherebbe nulla ! «
L’emorroissa pensava che se avesse potuto toccare la veste di Gesù, sarebbe stata salvata. In quel preciso momento, l’emorragia si fermò e lei sentì nel suo corpo che era guarita dalla sua malattia cronica.
Marco, nel suo vangelo, ci mostra il potere della vita e della salvezza che opera in Gesù per le persone che hanno fede, mentre passa inosservato per i non credenti.
« La tua fede ti ha salvato ! » (Mt 9, 22c ; Mc 5, 34 ; Lc 8, 48) Questa parola di Gesù evidenzia il significato dell’evento: al di là della guarigione fisica ciò che è importante è la fede che salva. È importante che possiamo toccare Gesù oggi.
Sì, perché è in gioco il modo concreto in cui possiamo vivere il mistero della risurrezione. Tutto questo episodio dimostra che la fede in Gesù riesce persino a strappargli un miracolo totalmente involontario.
L’innalzamento della figlia di Giairo ai suoi piedi evoca la resurrezione di Gesù. Questa storia nei nostri vangeli sinottici è una testimonianza del potere sovrano di Gesù sulla vita e sulla morte. Gesù è davvero pienamente vittorioso sulle forze del male e della morte.
La parola di Dio suona uguale per tutti i cristiani riuniti, il corpo di Cristo distribuito nella comunione è uguale per tutti. Sono quell’uomo o quella donna che ascolta e tocca Gesù con fede ? Non basta aver incontrato Cristo a Messa, dobbiamo seguirlo e costruire la nostra vita con i mezzi che ci dà.
Diacono Michel Houyoux
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