Lunedì della trentesima settimana del Tempo Ordinario – Anno B
Posté par diaconos le 25 octobre 2021
Il giorno del Signore vissuto da una donna piegata
Michel Houyoux è stato insegnante di scienze al Collège Saint Stanislas di Mons (Belgio) e in Burundi (Africa centrale). È anche diacono permanente nel decanato di Florennes in Belgio.
# La parabola del granello di senape è una metafora del cristianesimo. Secondo Giovanni Crisostomo, nella sua omelia 46 capitolo 2, il seme di senape è in effetti l’immagine dei Vangeli, che sono cresciuti fino a diventare una delle parole più diffuse in tutto il mondo. Il seme di senape è anche la fede di ogni uomo. Il lievito è una parabola di Gesù Cristo scritta in due Vangeli. È una metafora che può essere interpretata in due modi opposti. « Alcuni hanno detto che il lievito rappresenta l’opera divina e che il pane è il mondo. »
Secondo questa visione, la chiesa è il lievito che opera nel mondo. L’altra interpretazione presenta una spiegazione completamente opposta: è piuttosto l’influenza del mondo che si diffonde all’interno della chiesa. Nella storia della chiesa, entrambe le interpretazioni hanno avuto la loro parte di popolarità. La maggioranza dei commentatori biblici del nostro tempo preferisce la prima opzione, cioè che la chiesa esercita un’influenza paragonabile a quella del lievito nella pasta – penetra e trasforma il mondo.
A proposito del cattivo lievito, Gesù avvertì i suoi discepoli : « Guardatevi dal lievito dei farisei ! » (Mt 16,6), mostrando che i discepoli ricevettero qualcosa di male dai farisei. Forse angoscia, forse anche segni esteriori che erano perfettibili nel loro ruolo di sacerdoti ?
In ogni caso, Gesù cercò di mostrare ai suoi discepoli che avevano il controllo su ciò che stava accadendo nei loro cuori. Toccava a loro chiedere al Signore che la pace tornasse in loro per scacciare questo lievito cattivo. Dopo essere stato usato nel contesto della parabola dei talenti, il termine « seppellire » è stato usato in un senso diverso poco dopo il Concilio Vaticano II : seguendo la parabola del lievito (Matteo 13, 33), si trattava che i cristiani fossero come il lievito, discretamente e saggiamente seppelliti nella pasta, e la facessero lievitare.
Gesù raccontò loro un’altra parabola : « Il regno dei cieli è come il lievito che una donna prese e mise in tre misure di farina, finché la pasta fu tutta lievitata ». Questo seppellimento del lievito negli anni ’60 e ’70 portava con sé la convinzione che il mondo andava necessariamente nella giusta direzione e che bisognava lasciarsi trasportare per renderlo migliore. A partire dal pontificato di Giovanni Paolo II, questo approccio pastorale è stato corretto, in particolare invitando le scuole a fare un annuncio esplicito del Vangelo. Così, nel 2013, il vescovo Castet di Luçon ha dichiarato : « Il tempo di seppellire le cose è finito. La fede dei cristiani deve sapersi far sentire e partecipare al dibattito pubblico ».
Dal Vangelo di Luca
10 Gesù stava insegnando in una sinagoga di sabato. 11 Ecco, c’era lì una donna che era posseduta da uno spirito che l’aveva paralizzata per diciotto anni; era tutta piegata e incapace di alzarsi. 12 Quando Gesù la vide, la chiamò e le disse : « Donna, ecco, tu sei liberata dalla tua infermità ». 13 Ed egli pose le mani su di lei. Immediatamente fu di nuovo in piedi e diede gloria a Dio.
14 Allora il capo della sinagoga, indignato perché Gesù guariva di sabato, prese la parola e disse alla folla : « Ci sono sei giorni di lavoro; venite a essere guariti in quei giorni, non di sabato« . 15 Il Signore rispose : « Voi ipocriti ! Ognuno di voi non scioglie forse il suo bue o il suo asino dalla mangiatoia in giorno di sabato per condurlo a bere ? » 16 « Questa donna, figlia di Abramo, che Satana ha legato diciotto anni fa, non dovrebbe essere liberata da questo legame in giorno di sabato ?
17 A queste parole di Gesù, tutti i suoi avversari furono pieni di vergogna, e tutta la folla si rallegrò per tutte le grandi cose che faceva. 10 Gesù stava insegnando in una sinagoga di sabato. 11 Ecco, c’era lì una donna che era posseduta da uno spirito che l’aveva paralizzata per diciotto anni; era tutta piegata e incapace di alzarsi. 12 Quando Gesù la vide, la chiamò e le disse : « Donna, ecco, tu sei liberata dalla tua infermità ».
13 Ed egli pose le mani su di lei. Subito si rimise in piedi e diede gloria a Dio. 14 Allora il capo della sinagoga, indignato perché Gesù faceva una guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla : « Ci sono sei giorni per lavorare; venite a essere guariti in quei giorni e non di sabato ». 15 Il Signore rispose : « Voi ipocriti! Ognuno di voi non slega forse il suo bue o il suo asino dalla mangiatoia il sabato per condurlo a bere ? » 16 Questa donna, figlia d’Abramo, che Satana ha legato diciotto anni fa, non avrebbe dovuto essere liberata da questo legame il sabato ? (Lc 13, 10-17)
l potere del regno di Dio
Il miracolo. Gesù stava insegnando in una sinagoga di sabato, quando arrivò una donna che era stata piegata da uno spirito di infermità per diciotto anni. Gesù le disse della sua guarigione e le impose le mani. Si è raddrizzata e si è glorificata. Il capo della sinagoga invitò i presenti a portare i loro malati nei sei giorni della settimana e non di sabato. Gesù ricordò agli ipocriti che di sabato stavano slegando i loro animali per abbeverarli, e lui non aveva il diritto di liberare questa figlia di Abramo dalla schiavitù che l’aveva tenuta per diciotto anni !
Due parabole
Gesù concluse dall’atto che aveva appena compiuto la potenza del regno e la rappresentò in due parabole: la parabola del granello di senape che mostra la potenza di estensione del regno. La parabola del lievito che ha mostrato il suo potere di trasformazione. La storia di questa guarigione è stata raccontata solo da Luca. Uno spirito di infermità è una condizione malaticcia attribuita ad uno spirito maligno. Gesù stesso ha confermato questo punto di vista. Il male sembrava aver preso la residenza nel sistema nervoso; da qui una contrazione che ha tenuto questa povera donna piegata per diciotto anni !
La vista di questa lunga sofferenza commosse la compassione di Gesù. Senza aspettare che la donna malata chiedesse il suo aiuto e la sua guarigione, la chiamò a sé e pronunciò la parola potente : « Sei guarita ! » La fede del paziente si attaccò a questa affermazione e così ottenne la liberazione. Ma Gesù pose le mani su di lei per comunicare con lei, per ridare calma e fiducia al suo cuore e forza alla sua debole volontà. La gratitudine della paziente è esplosa in parole di ringraziamento, in cui ha glorificato Dio.
Il presidente della sinagoga rivolgeva i suoi rimproveri alla folla e quindi indirettamente a Gesù, che non osava attaccare di persona. Il suo discorso ha richiesto una risposta. Ha risposto all’atto di Gesù. Questo atto di potere di cui è stato testimone gli ha imposto una certa moderazione ed ha temuto di suscitare l’indignazione degli altri testimoni di questa guarigione. Le parole di Gesù erano solo una parte del rimprovero che fece alla folla.
Nel suo cieco attaccamento alla legalità, si appellò al quarto comandamento e non si rese conto che le stesse parole che usava davano una vivida testimonianza della realtà delle opere di Gesù. Ipocriti. Con questa parola al plurale secondo il testo vero, Gesù pronuncia un giudizio severo sia sul capo della sinagoga che su tutti coloro che erano animati dallo stesso spirito farisaico. La loro ipocrisia consisteva nel concedersi una grande latitudine nell’osservare il sabato quando era nel loro interesse, e nell’applicarlo rigorosamente quando era nell’interesse dei loro vicini.
Gesù giustificò la sua apparente violazione del sabato con una duplice considerazione: questa povera donna era una figlia di Abramo, un membro del popolo di Dio, e aveva lo spirito del patriarca da cui discendeva; eppure Satana, il principe delle tenebre, l’aveva tenuta in schiavitù per così tanto tempo ! Non era forse necessario, anche di sabato, strappare la sua vittima e restituirle la libertà e la salute ?
Confusione degli avversari, gioia della folla che seguiva Gesù con fiducia, tali erano gli effetti delle sue opere e delle sue parole. Così la sua causa trionfò e il suo regno avanzò. Luca ha posto le due brevi parabole su come il regno di Dio è stato stabilito nel mondo.
Diacono Michel Houyoux
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♥ Il regno di Dio è gia venuto è sua Croce
https://youtu.be/6T-i_WVm6K4
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