Domenica della Trinità
Posté par diaconos le 21 mai 2024
# Nel cristianesimo, la Trinità (o Santa Trinità) è l’unico Dio in tre persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, uguali, partecipi della stessa essenza divina e tuttavia fondamentalmente distinti. Il termine Trinitas (= tri + unitas) è stato coniato in latino da Tertulliano (155-220). La fede nella Trinità è il principio fondante comune alle principali confessioni cristiane: cattolicesimo, ortodossia e protestantesimo. Il fondamento di questa dottrina è espresso nel simbolo niceno. Il concetto di « Trinità » non compare esplicitamente nel Nuovo Testamento, ma le tre persone vi sono nominate e si manifestano in diverse occasioni, sia nella loro distinzione che nella loro unità. Per la teologia cristiana, queste tre persone, o ipostasi, costituiscono l’unico Dio sotto forma di Trinità.
La dottrina della Trinità Secondo la dottrina cristiana, il dogma della Trinità è la conseguenza del modo in cui Dio ha rivelato il suo mistero: dopo aver prima rivelato la sua esistenza e la sua unicità al popolo ebraico, come riecheggia nell’Antico Testamento, si è poi rivelato come Padre, Figlio e Spirito Santo inviando il Figlio e lo Spirito Santo, come riecheggia nel Nuovo Testamento. Il concetto trinitario (triade in greco) appare per la prima volta in Teofilo di Antiochia, intorno al 180, per designare Dio, il suo Logos e la sua Sapienza (Spirito Santo). Gli scritti dei Padri della Chiesa – Giustino di Nablus, Ireneo di Lione, Clemente di Alessandria, Tertulliano e Origene – testimoniano i dibattiti che hanno attraversato la Chiesa nei primi tre secoli.
Lo stesso vale per le successive denunce delle diverse eresie. Sebbene il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo siano chiaramente presenti nel Nuovo Testamento, siamo ancora lontani dalla dottrina precisa della Trinità come sarebbe stata definita nel IV secolo.
Domenica della Trinità
In quel tempo gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte dove Gesù aveva detto loro di andare. Quando lo videro, si prostrarono, ma alcuni di loro avevano dei dubbi.
Gesù si avvicinò a loro e disse : « A me è stata data ogni autorità in cielo e in terra. Andate e fate discepoli tutti i popoli. Battezzateli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e insegnate loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. E io sono con voi fino alla fine dei secoli. (Mt 28, 16-20)
Gesù appare agli undici in Galilea
Gli undici si recarono in Galilea, sul monte indicato da Gesù. Si prostrarono davanti a lui, ma alcuni avevano dei dubbi. Gesù affermò che ogni potere gli apparteneva; ordinò ai suoi discepoli di andare a tutte le nazioni, di istruirle, di battezzarle e di insegnare loro a osservare i suoi comandamenti ; promise di essere con loro ogni giorno fino alla fine del mondo. Sembra che quando ordinò ai suoi discepoli di andare in Galilea dopo la sua risurrezione, designò anche un monte dove lo avrebbero incontrato. Gli eventi della vita di Gesù, come il discorso con cui inaugurò il suo regno come Messia, la manifestazione della sua gloria nella trasfigurazione e il discorso di addio, si svolsero sui monti.
Matteo cita solo i suoi apostoli, ridotti a questo numero dalla morte di Giuda : « Poi, gettate le monete d’argento nel Tempio, si ritirò e andò a impiccarsi ». (Mt 27,5) Ma poiché Gesù aveva molti discepoli in Galilea, che si affrettarono a radunarsi quando udirono la notizia della sua risurrezione dagli apostoli tornati da Gerusalemme, diversi interpreti pensarono che gli undici non fossero soli a questo incontro sul monte, e identificarono questa apparizione con quella in cui Gesù, secondo Paolo, fu visto da più di cinquecento fratelli in una sola volta : « Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta, la maggior parte dei quali sono ancora vivi e alcuni sono morti ». 1 C0 15, 6)
Per loro era più facile spiegare i dubbi menzionati in questa supposizione. Questi dubbi erano sorti anche tra gli apostoli. Matteo non menziona le apparizioni di Gesù ai suoi discepoli in Giudea né le discussioni che ebbe con loro in quel luogo. Ma avrebbe potuto ignorarle ? Non ha forse riportato lui stesso l’incontro di Gesù con le donne vicino al sepolcro e le parole che egli rivolse loro? E tutti gli avvenimenti a Gerusalemme tra Gesù risorto e i suoi discepoli non furono forse immediatamente resi noti a tutti ? E quando lo videro, lo adorarono; ma alcuni dubitarono. La fede nella divinità del Figlio di Dio, ancora incerta e debole nel cuore di molti, si risveglia vittoriosa alla vista di Gesù: trionfante sulla morte, Tommaso gli dice : « Mio Signore e mio Dio » (Gv 20,28).
« Insegnare a tutte le nazioni ». Questo era lo scopo della misericordia di Dio, che non conosce limiti quando si tratta della nostra umanità decaduta. Questo comando era una promessa : « E poiché l’iniquità è aumentata, l’amore di molti si raffredderà » (Mt 24,12). Come possiamo far sì che le nazioni imparino ? Con questi tre mezzi: istruzione, battesimo e obbligo morale di mettere in pratica tutti gli insegnamenti di Gesù. L’istruzione fu data a tutte le nazioni : il battesimo fu amministrato a coloro che erano stati fatti discepoli tra loro. A questi discepoli battezzati gli apostoli dovevano insegnare ad osservare tutto ciò che Gesù comandava.
Il diacono Michel Houyoux
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