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Undicesima domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Posté par diaconos le 11 juin 2024

Jésus prêche en paraboles

# Le parabole del Nuovo Testamento si trovano nei tre vangeli sinottici. Sono storie allegoriche raccontate da Gesù di Nazareth e presentano un insegnamento morale e religioso. Se ne contano circa cinquanta. Seguendo un procedimento radicato nella tradizione ebraica, questi racconti intendono presentare verità attraverso elementi della vita quotidiana o osservazioni della natura, ma nel caso di Gesù si allontanano dalla forma meramente pedagogica dell’interpretazione della Legge da parte dei rabbini per evocare il Regno di Dio e i cambiamenti che avverranno al suo arrivo.

La parabola del seminatore è una parabola evangelica raccontata nei tre Vangeli sinottici : Matteo XIII, 1-23; Marco IV, 1-20; Luca VIII, 4-15 (oltre che nell’apocrifo Vangelo secondo Tommaso). Il seminatore, che rappresenta Gesù, getta i semi, alcuni dei quali cadono per strada, sulle rocce e nei cespugli spinosi, così che il seme va perduto; invece, quando cadono su un buon terreno, producono frutti centuplicati.

 Gesù predicava in parabole

In quel tempo, parlando alle folle, Gesù disse : “Il regno di Dio è simile a un uomo che getta il seme nella terra: notte e giorno, sia che dorma sia che si alzi, il seme germoglia e cresce, non sa come. Di sua iniziativa, la terra produce prima erba, poi una spiga di grano e infine una spiga piena di grano. E non appena il grano è maturo, si mette la falce su di esso, perché è arrivato il tempo del raccolto ». E ha proseguito : “A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio ? Quale parabola possiamo usare per rappresentarlo ? È come un seme di senape : quando lo si semina, è il più piccolo di tutti i semi. Ma quando lo si semina, cresce e supera tutti gli ortaggi; e si estende con lunghi rami, così che gli uccelli del cielo possono fare il loro nido alla sua ombra ».

Con molte parabole come queste, Gesù annunciò loro la Parola, nella misura in cui erano in grado di ascoltarla. Non disse loro nulla senza una parabola, ma spiegò tutto ai suoi discepoli in particolare. (Mc 4, 26-34)

Jésus prêche en paraboles

Gesù predicava in parabole. Questo libro contiene: la buona notizia di Gesù Cristo, che è il suo soggetto. Matteo apre il suo libro con un titolo simile, ma in accordo con il suo scopo, che era quello di annunciare agli ebrei la messianicità di Gesù Cristo, lo chiama figlio di Davide, figlio di Abramo.

Marco diede al suo libro uno scopo più universale, chiamando Gesù : Figlio di Dio, attribuendogli così fin dall’inizio la sua dignità divina. Tischendorf omette queste parole Figlio di Dio, secondo il Codex Sinaiticus, Ireneo e Origene; ma poiché esse appaiono in tutti gli altri manoscritti e in tutte le versioni antiche, devono essere mantenute.Diversi interpreti moderni, seguendo Bengel, hanno fatto delle parole “Inizio del Vangelo di Gesù Cristo Figlio di Dio” il titolo dell’intero libro. La Chiesa primitiva vedeva nel ministero di Giovanni Battista il punto di partenza dell’opera della nostra redenzione : “Dal principio, quando Giovanni battezzò, fino al giorno in cui fu portato via da noi. ».

Giovanni non si limitò a predicare un battesimo, ma predicò la legge che doveva risvegliare nelle anime il senso del peccato e far desiderare questo battesimo, che era per loro un battesimo di pentimento, parola che designa non solo il dolore e l’umiliazione del peccato, ma anche il cambiamento di atteggiamento morale che ne derivava : “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino” (Mt 3,2) Questo battesimo di pentimento portava alla remissione o al perdono dei peccati. Giovanni stesso non perdonava i peccati di coloro che battezzava, ma annunciava l’imminente venuta di colui che aveva l’autorità di perdonarli e che battezzava con lo Spirito Santo : “Io vi battezzo con acqua per farvi ravvedere; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i calzari. Ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco ». (Mt 3,11)

Quanto più grande è la corruzione del mondo, tanto più importante è per i servitori di Dio dare un esempio di abnegazione. Essi predicano con la loro vita ancor più che con le loro parole. I Vangeli di Matteo e Luca riportano un resoconto più dettagliato della predicazione di Giovanni Battistab ; il resoconto di Marco, più abbreviato rispetto ad essi e molto simile nei termini utilizzati, contiene alcune caratteristiche proprie. Ad esempio, la parola “chinarsi”, così ben descritta dall’atteggiamento umile di Giovanni di fronte a Gesù, e l’annuncio che avrebbe battezzato con lo Spirito Santo. Questa profezia di Giovanni, riguardante il battesimo di Spirito Santo che Gesù avrebbe amministrato, mostra che egli è stato iniziato alla natura spirituale del suo regno; nessun segno esterno ne ha segnato l’avvento.

In Marco, come in Luca, la voce divina parlò direttamente a Gesù : “Tu sei il mio Figlio prediletto, in te mi compiaccio”. Marco racconta in queste poche righe la storia della tentazione, di cui Matteo e Luca danno ogni dettaglio.Così l’espressione energica : lo Spirito lo getta nel deserto; così ancora l’accenno alle bestie selvatiche, che conferisce a tutta la scena un carattere unico di solitudine, abbandono e pericolo. Marco, come Luca, riferisce che Gesù fu tentato durante tutto il suo soggiorno nel deserto, mentre Matteo colloca la tentazione alla fine dei quaranta giorni.

Nel corso delle sue meditazioni solitarie, Gesù fu assalito da pensieri contrari alla volontà divina, da suggestioni di Satana, che si riassunsero e si concentrarono nei tre assalti supremi che Matteo e Luca ci hanno raccontato. Si compì allora quel tempo, annunciato dai profeti, sperato e desiderato dai credenti dell’Antica Alleanza, il tempo della salvezza : “Ma quando fu giunta la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna e sottomesso alla legge di Mosè” (Gal 4,4).

Fu allora che Gesù iniziò a stabilire il regno di Dio sulla terra disse : “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. (Mt 3,2) Solo Marco conserva questa caratteristica: i due figli di Zebedeo lasciarono il padre nella barca con gli operai.

Il diacono Michel Houyoux


Link ad altri siti cristiani


Don Fabio Rossini : clicca qui per leggere l’articolo → La parabola del seminatore(don Fabio Rosini


La Parooa net : clicca qui per leggere l’articolo → frutto


Video Padre Fernando Armellini ; clicca qui → https://youtu.be/bMpt7RStYwI

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