Ventiduesima domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Gesu e i farisei

# Le tavole della legge sono menzionate nei libri dell’Esodo e del Deuteronomio. Dio decise di suggellare un’alleanza con lui e Mosè fu l’intermediario. Dio enunciò dieci Parole e le accompagnò con degli sviluppi, il codice dell’Alleanza. Mosè scrisse tutte le parole pronunciate da Dio su tavole di pietra, ricordando la legge e il comandamento che il popolo d’Israele doveva conservare in una cassa l’Arca dell’Alleanza da collocare su un tavolo e sistemare in una tenda.

Il popolo perse la pazienza e la fiducia e si rivolse ad altri dei. Quando Mosè scese dal Monte Sinai portando le due tavole, si rese conto che il suo popolo aveva infranto l’alleanza appena stipulata e gettò a terra le due tavole, che si ruppero. Una nuova alleanza fu siglata tra Dio e il suo popolo. Mosè fu incaricato di intagliare due nuove tavole simili alle precedenti, sulle quali furono nuovamente incisi i termini della legge. Le parole di Esodo 34-27 sono le parole dell’alleanza che Dio fece con Mosè. Mosè scese dal Monte Sinai con le tavole, che vennero conservate nell’Arca dell’Alleanza non appena fu costruita. Questo episodio è ricordato in Deuteronomio10. Oggi esistono tradizioni che le raffigurano in diverse parti del mondo

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco

In quel tempo, i farisei e alcuni scribi di Gerusalemme si riunirono intorno a Gesù e videro alcuni dei suoi discepoli che mangiavano con le mani non lavate. I farisei, come tutti i Giudei, si lavavano sempre accuratamente le mani prima di mangiare, secondo la tradizione degli anziani ; e quando tornavano dal mercato, non mangiavano se non dopo essersi cosparsi d’acqua, e per tradizione erano ancora legati a molte altre pratiche: lavare le coppe, i recipienti e i piatti. llora i farisei e gli scribi chiesero a Gesù: “Perché i tuoi discepoli non seguono la tradizione degli anziani ? Mangiano i loro pasti con mani impure”. Gesù rispose : “Isaia ha profetizzato bene di voi ipocriti, come sta scritto ”

Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi adorano; le dottrine che insegnano sono solo precetti di uomini ; mettete da parte il comandamento di Dio e vi attaccate alle tradizioni degli uomini”.Chiamando di nuovo a raccolta la folla, disse loro : “Ascoltatemi tutti e comprendete questo. Nulla di ciò che esce da un uomo ed entra in lui può renderlo impuro. Ma ciò che esce da un uomo è ciò che lo rende impuro”. E disse ai suoi discepoli, lontano dalla folla : “I pensieri cattivi vengono dal di dentro, dal cuore dell’uomo: comportamenti indecenti, furti, omicidi, adulteri, cupidigia, malvagità, frode, dissolutezza, invidia, maldicenza, superbia e smodatezza.”

Tutto questo male viene dall’interno e rende l’uomo impuro. (Mc 7, 1-8.14-15.21-23) I

farisei di Gerusalemme attaccano Gesù sul tema delle abluzioni

Questo incontro tra gli avversari di Gesù mostra l’importanza del loro approccio. Si trattava di un evento ufficiale. Come hanno fatto questi farisei e scribi a trovarsi lì, provenienti da Gerusalemme, se non erano stati inviati dal Sinedrio? Marco spiega i loro scrupoli ai suoi lettori, estranei alle usanze giudaiche, aggiungendo questa frase : “Cioè non purificati”.

Marco interrompe la sua narrazione per spiegare tutte queste usanze giudaiche ai suoi lettori che, convertiti dal paganesimo, non le conoscevano. Egli attribuisce queste pratiche non solo ai farisei, che le osservavano con maggior rigore, ma a tutti i giudei. Lavarsi le mani con il pugno significa lavarsi strofinando alternativamente una mano aperta con l’altra chiusa, in modo da rimuovere ogni impurità dai palmi delle mani. La tradizione degli antichi si opponeva alle prescrizioni della legge divina.

Si trattava di usanze fondate sull’autorità degli antichi dottori ebrei e spesso poste al di sopra della legge stessa. La piazza pubblica era il luogo dove si riuniva il popolo e dove si teneva il mercato. Al ritorno da lì, gli ebrei non prendevano i pasti senza essersi purificati.Alcuni interpreti applicano questa purificazione non alle persone, ma al cibo portato dal mercato. Al ritorno da lì, gli ebrei non prendevano i pasti senza essersi purificati. Alcuni interpreti hanno applicato questa purificazione non alle persone, ma al cibo portato dal mercato.

Il setier è il nome di una misura di liquido. Qui la parola si riferisce a vasi da vino di legno o di terra. I letti erano una sorta di divani sui quali gli anziani consumavano i loro pasti, appoggiandosi al gomito sinistro. Secondo Matteo, Gesù rispose alla domanda dei farisei con un’altra che li avrebbe confusi. Applicò loro le dure parole del profeta Isaia : “Isaia ha profetizzato bene di voi ipocriti; come sta scritto: ‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me’”.

“È una strana deviazione mettere le ordinanze degli uomini al posto della legge di Dio. L’amor proprio si compiace di prendere il cambio e di dare a vasi e tazze la cura e l’applicazione che dobbiamo al cuore”. (Quesnel) Dopo aver accusato i farisei di annullare il comandamento di Dio con le loro tradizioni, Gesù ne mostrò una prova lampante nel modo in cui eludevano il sacro obbligo imposto ai bambini dal quinto comandamento. Dopo aver accusato i farisei di annullare il comandamento di Dio con le loro tradizioni, Gesù ne mostrò una prova lampante nel modo in cui eludevano il sacro obbligo imposto ai bambini dal quinto comandamento.

Dopo aver ricordato questo comandamento : “Onora tuo padre e tua madre, affinché tu possa avere lunga vita nel paese che il Signore tuo Dio ti dà” (Es 20,12) Chi maledice il padre o la madre sarà messo a morte. (Es 21, 17) Cosa insegnavano dunque i farisei? Che un uomo, di fronte al dovere di assistere il padre o la madre anziani, poteva dire loro : “Di ciò che potevate essere assistiti da me, ho fatto un corban, un’offerta a Dio, e che così era sollevato da ogni obbligo nei loro confronti”.

È come se un figlio dicesse al padre bisognoso : “Padre, ti darei volentieri ciò che può aiutarti nella tua vecchiaia, ma ne ho fatto un’offerta. È meglio che la consacri a Dio, ne trarrai più beneficio”. Il diacono Michel Houyoux

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