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Venticinquesima domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Posté par diaconos le 24 septembre 2024

 

Vangelo del Giorno 10 Ottobre 2014 Chi non è con me è contro di me ...

 

 

n quel tempo, Gesù andava per la Galilea con i suoi discepoli e non voleva che nessuno lo sapesse, perché insegnava ai suoi discepoli, dicendo loro : “Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini; lo uccideranno e tre giorni dopo la sua morte risorgerà”. Ma i discepoli non capivano queste parole e avevano paura di interrogarlo. Quando arrivarono a Cafarnao, Gesù chiese loro in casa : “Di che cosa stavate discutendo lungo la strada ?”. Essi tacevano, perché durante il cammino avevano discusso tra loro su chi fosse il più grande.,

Quando Gesù si fu seduto, chiamò a raccolta i Dodici e disse loro : “Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti”. Poi prese un bambino, lo pose in mezzo a loro, lo baciò e disse loro : “Chi accoglie un bambino come questo nel mio nome, accoglie me. E chi accoglie me non accoglie me, ma Colui che mi ha mandato”

Gesù insegna ai suoi discepoli

Dopo aver lasciato Cesarea di Filippo, Gesù attraversò la Galilea, cercando di rimanere sconosciuto per poter insegnare ai suoi discepoli la sua imminente morte e risurrezione. Essi non capivano e non osavano interrogarlo. Chi era il più grande ? A Cafarnao, Gesù chiese loro di cosa avessero parlato durante il cammino. Essi tacquero, confusi. Gesù disse loro solennemente che chi voleva essere il primo sarebbe stato l’ultimo, il servo di tutti. Mise le braccia intorno a un bambino e disse : “Chi accoglie uno di questi piccoli accoglie lui e accoglie Dio”.

Gesù disse : “Sarebbe meglio essere gettato in mare con una macina al collo che scandalizzare uno di questi piccoli che credono in me”. La mano, il piede, l’occhio devono essere sacrificati, se sono occasione di caduta, per non cadere nella Gehenna dove il verme non muore, dove il fuoco non si spegne. Ogni persona sarà salata con il fuoco, così come ogni sacrificio deve essere salato con il sale. Il sale è buono finché non perde il suo sapore ; cerchiamo di avere sale in noi stessi e di rimanere in pace gli uni con gli altri. Quando furono partiti da lì, passarono per la Galilea, ed egli non voleva che nessuno lo sapess

Gesù stava insegnando ai suoi discepoli e disse loro : “Il Figlio dell’uomo sarà consegnato nelle mani degli uomini, lo uccideranno e tre giorni dopo la sua morte risorgerà.” (Mc 9, 31) Ma essi non compresero queste parole ed ebbero paura di interrogarlo. Sebbene non capissero questa predizione, vi percepivano qualcosa di doloroso; Matteo dice che ne erano molto rattristati e per questo temevano di interrogarlo.Nel Vangelo secondo Matteo, furono i discepoli a porre a Gesù la domanda : “Chi è il più grande ?” Luca ci dice che c’era stata una discussione tra loro e che Gesù, sapendo questo, mise un bambino in mezzo a loro.

Secondo Marco, egli chiese per prima cosa quale fosse l’argomento della loro conversazione e Marco osserva che i discepoli rimasero in silenzio perché si vergognavano in sua presenza di aver posto una domanda che tradiva la loro ambizione.Quando si fu seduto, chiamò i dodici e disse loro “Se qualcuno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti”. C’era qualcosa di solenne nel modo in cui Gesù si preparava a parlare. (Mc 9, 31) Ma essi non compresero queste parole ed ebbero paura di interrogarlo.

Sebbene non capissero questa predizione, vi percepivano qualcosa di doloroso. Matteo dice che ne erano molto rattristati e per questo temevano di interrogarlo. Nel Vangelo secondo Matteo, furono i discepoli a porre a Gesù la domanda : “Chi è il più grande ?” Luca ci dice che c’era stata una discussione tra loro e che Gesù, sapendo questo, mise un bambino in mezzo a loro. Secondo Marco, egli chiese per prima cosa quale fosse l’argomento della loro conversazione e Marco osserva che i discepoli rimasero in silenzio perché si vergognavano in sua presenza di aver posto una domanda che tradiva la loro ambizione.

Quando si fu seduto, chiamò i dodici e disse loro : “Se qualcuno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti”. C’era qualcosa di solenne nel modo in cui Gesù si preparava a parlare.Secondo Marco, egli chiese per prima cosa quale fosse l’argomento della loro conversazione e Marco osserva che i discepoli rimasero in silenzio, perché si vergognavano in sua presenza di aver sollevato una questione che tradiva la loro ambizione.Quando si fu seduto, chiamò i dodici e disse loro : “Se qualcuno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti”. C’era qualcosa di solenne nel modo in cui Gesù si preparava a parlare. Gesù non disse : chi vuole essere il primo, sia l’ultimo e il servitore di tutti, ma: lo sarà ; non diede consigli su come raggiungere la vera grandezza.


Ha mostrato l’umiliazione che è l’inevitabile conseguenza dell’orgoglio, secondo quel principio eterno del regno di Dio : “Chi si esalta sarà umiliato”. Non stava predicendo un giudizio futuro, ma affermando un fatto presente: l’orgoglio è un abbassamento, l’umiltà è una grandezza. 
“Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma Colui che mi ha mandato” (Mc 9, 37). Dichiarando che chi lo riceve riceve Dio stesso, Gesù ha espresso un pensiero che si ritrova spesso nel Vangelo di Giovanni, ad esempio nelle parole : “Io e il Padre siamo una cosa sola”.

Nel passo parallelo di Matteo, Gesù ha dato un’altra istruzione non meno importante, in occasione del piccolo bambino che ha presentato come modello.

Il diacono Michel Houyoux


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 ◊Maranatha Liturgia della XXV Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Qumran : clicca qui per leggere l’articolo → XXV Domenica del Tempo Ordinario (Anno B)

VideoPadre Fernando Armellini : clicca qui →https://youtu.be/eXBBa8p5erc

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Saint Maurice et ses compagnons de la légion thébéenne

Posté par diaconos le 24 septembre 2024

Le Martyre de saint Maurice et de ses compagnons / Peintures XVIe - XXIe  siècles / Chefs-d'Œuvre / Collections - Palais des Beaux Arts de Lille

Le martyre de saint Mauricc

Dès que Maximien devint empereur d’Occident (286), il décida d’y exterminer les chrétiens. Pour cela il fit venir de Thèbes en Égypte la légion qui s’y trouvait cantonnée. Il n’aurait pu tomber plus mal. Les six mille soldats qui la composaient étaient chrétiens.

Ils refusèrent d’exécuter les ordres impériaux. Sur quoi ils furent massacrés jusqu’au dernier. Telle est du moins la légende de la Légion thébaine. Le décurion Maurice et plusieurs légionnaires refusèrent de prendre part à une cérémonie païenne. Ils furent arrêtés et ils furent exécutés. Au siècle suivant, une basilique s’élevait à cet endroit.

il est le saint patron du diocèse d’Angers : à la fin du IVe siècle, les reliques du saint furent déplacées à Angers. Il devint titulaire de la cathédrale et patron du diocèse.

- Lors de la persécution de Dioclétien (303-305) à Agaune dans le Valais, des soldats furent torturés et mis à mort pour leur foi. Un siècle et demi plus tard, l’évêque de Lyon, Eucher, rédigea les récits de leur martyre d’après des traditions orales.

Dès le début du VIIe siècle, saint Maurice fut en grande vénération à Vienne et dans le diocèse de Grenoble. À la fin du XIe siècle, il devint le seul titulaire de la cathédrale de Vienne.
- « Maurice fut exécuté, au début du règne de l’empereur Maximien (289). Voici la ‘légende’ tirée du bréviaire de Pamiers: Maximien appelé par Dioclétien à partager son pouvoir impérial se rendit en Gaule. Son armée comprenait une légion appelée thébéenne (habitants de Thèbes)

Les soldats étaient valeureux, très croyants; même sous les armes ils n’oublièrent pas les préceptes de l’Évangile. Maximien ordonna de sacrifier aux idoles à Octodorus (dans le Valais de la Suisse du Sud – 20km de Saint-Maurice).

Au début du VIIIe siècle, introduction du culte des reliques des martyrs de la légion thébaine, saint Maurice et ses compagnons, dans une annexe voûtée de la cathédrale. Officier d’un corps d’auxiliaires de l’armée romaine levés en Égypte et convertis au christianisme

Maurice souffrit le martyre vers 290. Refusant de poursuivre les chrétiens et de sacrifier aux dieux païens, Maurice et ses compagnons furent massacrés sur ordre impérial.
Le nom de la commune de Saint-Xandre vient, par déformation, de Saint Candide : Sanctus Scandidus.

On trouve écrit dans des textes anciens : st Candé, st Candre, Sanctus Xandrius (1262), Sancedrium (1573). Saint Candide, officier de la légion thébaine, fut martyrisé avec ses compagnons à la fin du IIIe siècle sur l’ordre de l’empereur Maximin pour avoir refusé de combattre contre des chrétiens.

À Agaune dans le Valais suisse, vers la fin du IIIe siècle, les saints martyrs Maurice, Exupère, Candide, soldats. Selon le récit de saint Eucher de Lyon, ils furent mis à mort pour le Christ avec leurs compagnons de la légion thébéenne et le vétéran Victor, sous l’empereur Maximilien, illustrant ainsi l’Église par leur glorieuse passion.

« Empereur, nous sommes tes soldats, mais aussi les serviteurs de Dieu. A toi, nous devons le service militaire, à Lui une conscience pure. Nous sommes prêts à porter les mains contre n’importe quel ennemi, mais nous estimons que c’est un crime que de les ensanglanter en massacrant des innocents. Nous avons d’abord prêté serment envers Dieu, ensuite nous avons prêté serment envers le souverain. Sois persuadé que le second n’a plus aucune valeur pour nous si nous avons rompu avec le premier » Actes des Martyrs de saint Maurice

Diacre Michel Houyoux

Vidéo Maât Ta Nétger : cliquez ici https://youtu.be/GYdq0ADC0mA

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