Santa Maria, Madre di Dio

Posté par diaconos le 27 décembre 2023

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO - YouTube

# Maria di Nazareth, Beata Vergine Maria, Santa Maria, Vergine Maria, « Immacolata Concezione », Nostra Signora, Madre di Gesù, Madre di Dio (soprattutto ortodossa e cattolica, vedi consustanzialità), è una donna ebrea della Giudea, madre di Gesù di Nazareth. Maria è una figura importante e di spicco nel cristianesimo (in particolare nelle confessioni ortodossa e cattolica) e nell’Islam.

Come per il figlio Gesù, la storicità di Maria è difficile da accertare. Gran parte della tradizione riguardante Maria si trova nella letteratura apocrifa, che spesso amplia le elaborazioni presenti nei testi canonici del Nuovo Testamento. Nelle Chiese cattolica e ortodossa, Maria è oggetto di un culto speciale, superiore al semplice culto dei santi e degli angeli, noto come culto dell’iperdulia. Questo è uno dei maggiori punti di divergenza con il protestantesimo e le Chiese riformate. Per i cattolici, il canone 1186 del Codice di Diritto Canonico afferma che si tratta della venerazione di Maria Santissima, sempre Vergine, istituita da Cristo come Madre di tutti gli uomini.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca

In quel tempo, i pastori si affrettarono a Betlemme e trovarono Maria e Giuseppe,  con il neonato che giaceva nella mangiatoia. Quando ebbero visto, raccontarono ciò che era stato loro annunciato riguardo al bambino. E tutti coloro che udirono rimasero stupiti di ciò che i pastori avevano raccontato. Maria, invece, ricordava tutti questi eventi e li meditava nel suo cuore.  I pastori si rimisero in cammino, glorificando e lodando Dio per tutto ciò che avevano udito e visto, proprio come era stato loro predetto. L’ottavo giorno, il giorno della circoncisione, al bambino fu dato il nome di Gesù, il nome che l’angelo gli aveva dato prima di essere concepito. (Lc 2, 16-21) 


Presentazione del bambino Gesù al Tempio

Maria fece tesoro di tutte queste cose e le meditò nel suo cuore. Confrontò ciò che le era stato divinamente annunciato nove mesi prima con ciò che le era accaduto, e il suo cuore si riempì della fedeltà di Dio nell’adempimento della sua parola.  Il signor Godet vide che Maria stessa era l’artefice di tutto questo. Anche i pastori sapevano che c’era una completa armonia tra ciò che era stato detto loro e ciò che avevano sentito e visto. Al bambino fu dato il nome di Gesù.  I suoi genitori lo portarono al tempio per adempiere alle prescrizioni della legge sulla purificazione della madre e sulla consacrazione del primogenito. Offrirono il sacrificio dei poveri.

Gesù accolto da Simeone e Anna

Simeone, quell’uomo giusto e pio che aveva atteso la salvezza e aveva ricevuto la promessa di vedere il bambino Gesù prima di morire, venne al tempio, guidato dallo Spirito, e accolse il bambino tra le sue braccia, benedicendo Dio. Simeone espresse i suoi sentimenti personali: poteva andare in pace, perché aveva visto la salvezza; poi celebrò questa salvezza che Dio aveva preparato e che era la luce delle genti e la gloria di Israel  Simeone rispose all’ammirazione di suo padre e di sua madre profetizzando lo smistamento del Messia, l’opposizi  ne che incontrò e il grande dolore che causò a sua madre. Lo scopo di queste dispense era di rivelare pensieri nascosti.  Anna, la vedova molto anziana che aveva trascorso la sua vita nel tempio, apparve e lodò Dio alla presenza di tutti. Maria e Giuseppe tornarono a Nazaret, dove il bambino si sviluppò fisicamente e spiritualmente sotto l’azione della grazia divina.

Ogni figlio maschio israelita doveva essere circonciso l’ottavo giorno : « Quando avrà otto giorni, ogni maschio tra voi sarà circonciso secondo le vostre generazioni, sia che sia nato in casa, sia che sia stato comprato a prezzo di favore da un figlio di uno straniero, che non sia della vostra razza ». (Gen 17, 12)  Questo era il segno distintivo dell’alleanza che Dio aveva stretto con Abramo e, come il battesimo, era il simbolo della purificazione. È durante questa cerimonia che il bambino riceve il suo nome : « L’ottavo giorno vennero a circoncidere il bambino. Volevano chiamarlo Zaccaria, come suo padre. (Lc 1, 59)  Dal momento in cui è entrato nella vita, Gesù è entrato nell’alleanza del suo popolo ; è stato sottoposto alla circoncisione. È nato da una donna ed è nato sotto la legge. Fu così che iniziò a realizzare il suo nome, Gesù, o Salvatore.

Il diacono Michel Houyoux

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Mario del Bianco (Italia) : clicca qui per leggere l’articolo →Maria, Madre di Dio

Conferenza Episcopale Italiana : clicca qui per leggere l’articolo → MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO.

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La Sacra Famiglia – Anno B

Posté par diaconos le 20 décembre 2023

Santa Famiglia di Nazareth, il Santo di oggi 29 dicembre

La Sacra Familia

# La Presentazione di Gesù al Tempio è un evento della vita di Gesù raccontato nel Vangelo secondo Luca. Adempiendo a una prescrizione della legge ebraica – « Ogni primogenito maschio sarà consacrato al Signore » (Es 13, 2,11-13) – i genitori del piccolo Gesù lo presentarono e lo offrirono nel Tempio di Gerusalemme. Lì fu accolto dall’anziano Simeone. La relativa festa cristiana si celebra il 2 febbraio nel calendario gregoriano. Nelle Chiese orientali si celebra anche il due febbraio del calendario giuliano, che equivale al 14 febbraio del calendario gregoriano.

Per molto tempo il 2 febbraio è stata una data importante per i contadini, ricordata da un gran numero di proverbi. Questa data è tradizionalmente quella della Candelora, originariamente una festa pagana che celebrava la luce, sostituita dalla festa cristiana.La Candelora è anche un tema dell’iconografia religiosa, sia nei dipinti che nelle miniature, nelle sculture, nelle vetrate, negli arazzi e così via. Si ispira a una scena descritta nel Vangelo di Luca II, 22-39, in cui il figlio della Vergine Maria viene annunciato da Simeone come il Maestro e la luce che porterà la rivelazione ai gentili, cioè ai non ebrei.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca

Trascorso il tempo prescritto dalla Legge di Mosè per la purificazione, i genitori di Gesù lo portarono a Gerusalemme per presentarlo al Signore, come sta scritto nella Legge : Ogni primogenito maschio sarà consacrato al Signore. Vennero anche per offrire il sacrificio prescritto dalla Legge del Signore: una coppia di tortore o due colombelle.

A Gerusalemme c’era un uomo chiamato Simeone. Era un uomo giusto e religioso che aspettava la consolazione di Israele e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva detto che non avrebbe visto la morte finché non avesse visto Cristo, il Messia del Signore. Sotto l’influenza dello Spirito, Simeone si recò al Tempio. Mentre i genitori presentavano il bambino Gesù per adempiere al rito della Legge che lo riguardava, Simeone lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo : « Ora, o sovrano Maestro, puoi lasciare andare il tuo servo in pace, secondo la tua parola », in pace, secondo la tua parola.

Perché i miei occhi hanno visto la salvezza che stai preparando davanti ai popoli, la luce che si rivela alle nazioni e dà gloria al tuo popolo Israele. Il padre e la madre del bambino si stupirono di ciò che si diceva di lui. Simeone li benedisse e disse a Maria sua madre: « Ecco, questo bambino provocherà la caduta e l’ascesa di molti in Israele. Egli sarà un segno di contraddizione e tu avrai una spada che ti trafiggerà l’anima, rivelando i pensieri che vengono dal cuore di molti.

C’era anche una donna profeta, Anna, figlia di Fanuel, della tribù di Asher. Era molto anziana; dopo sette anni di matrimonio, era rimasta vedova e aveva ottantaquattro anni.Non lasciava mai il Tempio, servendo Dio giorno e notte nel digiuno e nella preghiera. Perché i miei occhi hanno visto la salvezza che stai preparando davanti ai popoli, la luce che si rivela alle nazioni e dà gloria al tuo popolo Israele ». Proprio in quell’ora, proclamò le lodi di Dio e parlò del bambino a tutti coloro che attendevano la liberazione di Gerusalemme. Quando ebbero terminato tutto ciò che la legge del Signore comandava, tornarono in Galilea, nella loro città di Nazaret. Ma il bambino cresceva e diventava forte, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui (Lc 2, 22-40).

Offerta di due tortore al Tempio

Tutta la famiglia dovette recarsi a Gerusalemme per una doppia cerimonia religiosa. Giuseppe non dovette purificarsi. La Legge di Mosè prescriveva che dopo sette giorni di contaminazione legale e trentatré giorni di clausura, la madre israelita doveva offrire un sacrificio per la sua purificazione : una coppia di tortore o due giovani piccioni. Ogni primogenito apparteneva al Signore e doveva essere dedicato esclusivamente al suo servizio; ma poiché la tribù di Levi era stata scelta per questo servizio, tutti i primogeniti delle altre tribù dovevano essere ricomprati a caro prezzo, affinché il diritto divino fosse stabilito e il futuro capofamiglia ricordasse sempre i suoi obblighi.

La madre doveva offrire un agnello come olocausto e un giovane piccione o una tortora per il peccato; ma, se i suoi mezzi non lo permettevano, poteva sostituire questo sacrificio con quello di due tortore o due giovani piccioni. Quando i giorni della sua purificazione saranno finiti – sia che si tratti di un maschio o di una femmina – porterà alla porta della Tenda di convegno un agnello del primo anno per l’olocausto e una colomba o una tortora per il sacrificio per il peccato, e li darà al sacerdote.  Egli li presenterà al Signore, compirà il rito di espiazione per lei e sarà ritualmente purificata dalla perdita di sangue. Questa era la regola per la donna che partoriva un maschio o una femmina.

Se non ha abbastanza per offrire un agnello, prenderà due tortore o due piccioni, uno come olocausto e l’altro come sacrificio per il peccato; il sacerdote compirà per lei il rito di espiazione e sarà purificata. (Lev 12,6-8)  Luca cita qui solo quest’ultimo sacrificio, quello dei poveri, perché era il sacrificio di Maria. Allora si realizza già una profonda parola di San Paolo : « Non sto dando un ordine, ma sto parlando della disponibilità degli altri a verificare l’autenticità della vostra carità.

Il padre e la madre del bambino si stupirono di ciò che si diceva di lui. Simeone li benedisse e disse a Maria sua madre : « Ecco, questo bambino causerà la caduta e l’ascesa di molti in Israele. Egli sarà un segno di contraddizione e tu avrai una spada che ti trafiggerà l’anima, rivelando i pensieri che vengono dal cuore di molti ». C’era anche una donna profeta, Anna, figlia di Fanuel, della tribù di Asher. Era molto anziana ; dopo sette anni di matrimonio, era vedova e aveva raggiunto l’età di ottantaquattro anni. Non lasciava mai il Tempio, servendo Dio giorno e notte nel digiuno e nellaEra molto anziana; dopo sette anni di matrimonio, era vedova e aveva raggiunto l’età di ottantaquattro anni. Non lasciava mai il Tempio, servendo Dio giorno e notte nel digiuno e nella preghiera.

Proprio in quell’ora, proclamò le lodi di Dio e parlò del bambino a tutti coloro che aspettavano la liberazione di Gerusalemme. Quando i giorni della sua purificazione saranno finiti – sia che si tratti di un maschio o di una femmina – porterà alla porta della Tenda di riunione un agnello del primo anno per l’olocausto e una colomba o una tortora per l’offerta per il peccato, e li darà al sacerdote. Egli li presenterà al Signore, compirà per lei il rito di espiazione e sarà ritualmente purificata dalla perdita di sangue. Questa era la regola per la donna che partoriva un maschio o una femmina.

Se non ha abbastanza per offrire un agnello, prenderà due tortore o due piccioni, uno come olocausto e l’altro come sacrificio per il peccato; il sacerdote compirà per lei il rito di espiazione e sarà purificata. (Lev 12,6-8) Luca cita qui solo quest’ultimo sacrificio, quello dei poveri, perché era il sacrificio di Maria. Allora si realizza già un detto profondo di San Paolo : « Non sto dando un ordine, ma sto parlando della disponibilità degli altri a verificare l’autenticità della vostra carità. Conoscete infatti il dono generoso del Signore nostro Gesù Cristo: egli, che era ricco, si è fatto povero per voi, perché voi, grazie alla sua povertà, diventaste ricchi » (2 Cor 8-9).

Simeone è sconosciuto alla storia. Era giusto e pio ; attendeva la venuta del Salvatore, qui definito la consolazione di Israele. Gli esempi di Simeone, Anna, Zaccaria, Giuseppe d’Arimatea e altri rivelano che c’erano umili israeliti pronti a ricevere Gesù sotto qualsiasi veste piacesse a Dio mostrarlo loro. Il sacerdozio ufficiale non ha accolto Gesù che, per la prima volta, entrava nel suo tempio : « Ecco, io mando il mio messaggero a preparare la via davanti a me ; e all’improvviso il Signore che cercate verrà nel suo Tempio. Il messaggero dell’Alleanza che voi desiderate, ecco, viene, dice il Signore dell’universo ». (Ma 3, 1) 

Un sacerdozio libero era stato formato per prendere il suo posto; esso è rappresentato da Simeone e Anna. La fonte della vita religiosa di Simeone era chiaramente indicata : lo Spirito Santo era su di lui. Arrivò al tempio illuminato e guidato dallo Spirito, e fu attraverso questo Spirito che riconobbe immediatamente il suo Salvatore nel piccolo bambino.

Per lo Spirito che era in lui, Simeone divenne un profeta ; non parlava più di se stesso, ma il suo pensiero andava alla salvezza che Dio stava preparando per tutti i popoli e che tutti vedranno. Questa preparazione è avvenuta nel corso dei secoli attraverso tutte le rivelazioni dell’Antica Alleanza. Questa grande salvezza per tutti si divide in due correnti diverse. Da un lato, è luce per l’illuminazione delle nazioni pagane, per la rivelazione di nazioni che, per la rivelazione a loro destinata, sono immerse nelle tenebre più profonde ; dall’altro, è la gloria del popolo d’Israele che, pur partecipando a questa salvezza, avrà l’onore immortale di averla donata al mondo.

Queste visioni luminose sull’universalità della salvezza possono essere spiegate in Simeone solo dall’azione dello Spirito che era su di lui e dalla conoscenza che aveva delle profezie ; infatti, anche gli apostoli le compresero solo attraverso una rivelazione particolare e molti ebrei, dopo la loro conversione al cristianesimo, le trovarono fonte di scandalo. « Quando Pietro tornò a Gerusalemme, quelli che erano originariamente giudei lo attaccarono dicendo : « Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato con loro » (At 11,2-3). La croce, coronamento dell’opera del Messia, rivela tutta la profondità dell’opposizione umana e mette a nudo le loro disposizioni segrete, costringendoli a decidere a favore o contro Gesù.

Noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani (1 Cor 23). Il termine profetessa indica che, come Simeone, Anna aveva ricevuto lo spirito di profezia, grazie al quale anch’essa riconobbe nel bambino il Salvatore promesso e ne glorificò Dio. Luca la elogia anche sottolineando che, dopo un breve matrimonio, visse una lunga vedovanza fino all’età di ottantaquattro anni, età considerata molto onorevole tra gli ebrei.

Frequentava le funzioni religiose la sera e la mattina prima dell’alba, oppure trascorreva parte delle sue notti in preghiera. Luca non ha menzionato diversi fatti riportati da Matteo: la visita dei Magi, la fuga in Egitto, l’uccisione dei bambini di Betlemme, o perché questi fatti non rientravano nel suo piano o perché li ha ignorati. Bisogna ammettere, dice M. Godet, che i due evangelisti hanno scritto ciascuno senza conoscere il libro dell’altro. La critica negativa si è affrettata a dichiarare i due racconti inconciliabili.

Ha dimenticato che durante i quaranta giorni che intercorsero tra la nascita di Gesù e la sua presentazione al tempio, molti eventi si svolsero a Betlemme. Ha dimenticato che il ritorno della santa famiglia a Nazaret non avvenne dopo la presentazione al tempio. Il viaggio in Egitto seguì la presentazione e la famiglia si stabilì a Nazareth solo dopo il ritorno dall’Egitto : Giuseppe si alzò, prese il bambino e sua madre, andò nel paese d’Israele e venne ad abitare in una città chiamata Nazareth, affinché si adempisse il detto dei profeti : « Sarà chiamato Nazareno » (Mt 2, 23)

Gli eventi raccontati si susseguono in modo naturale e le due narrazioni si completano a vicenda. La sapienza, che comprende la conoscenza di Dio e degli uomini, nella sua applicazione pratica alla vita, era la caratteristica saliente del carattere di Gesù bambino.  Gesù ha attraversato tutte le fasi di uno sviluppo normale, l’unico che abbia avuto luogo sulla terra, l’unico che sia stato libero da tutti gli effetti deleteri del male e che sia stato perseguito in modo armonioso attraverso la costante comunione con Dio.

Il diacono Michel Houyoux

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Qumran : Clicca qui per leggere l’articolo → Testi – Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe (Anno B)

 Paolo Scquizzato : Clicca qui per leggere l’articolo → OMELIA Santa Famiglia. Anno B

 Video Padre Fernando Armelini : clicca qui per vedere il video → https://youtu.be/bgXPY4Dx0gs

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Mercoledì dopo l’Epifania – Anno B

Posté par diaconos le 6 janvier 2021

Vedono Gesù camminare sul mare

Mentre cammina sul mare, Pietro comincia ad affondare; Gesù stende la mano e lo afferra

# Per Origene, la barca rappresenta la nostra vita di fronte ai venti e alle onde tumultuose imposte dal Male. Cristo vuole che tutti si attengano al corso delle virtù; e quando sono in pericolo, Gesù viene a salvarli portando loro due dei suoi simboli: la fede e la luce. Per il teologo nel suo commento, così come in un altro miracolo chiamato la Moneta in bocca al pesce, San Pietro viene messo in evidenza perché sarà il successore di Cristo.

Padre Joseph-Marie Verlinde dice che i discepoli con la loro barca sono affondati nella notte, che è il simbolo dei problemi che la Chiesa dovrà affrontare, ma anche delle difficoltà della nostra vita personale. Per questo predicatore, Gesù non ha paura di camminare nelle tempeste della nostra vita. Questa apparizione sull’acqua è il simbolo della sua resurrezione, del suo ritorno tra i vivi. La moltiplicazione delle pagnotte e il camminare sull’acqua ci invita a scoprire nel cuore del Pane condiviso, la misteriosa presenza di colui che si rivela camminando sulle acque. La luce dello Spirito, che risplende nell’oscurità della nostra ignoranza, illumina la divinità del Pane di Vita che è sceso dal cielo.

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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo San Marco

Subito dopo aver dato da mangiare ai cinquemila uomini, Gesù costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e ad andare davanti a lui dall’altra parte, a Betsaida, mentre lui stesso mandava via la folla. Quando li ha licenziati, è andato in montagna a pregare. Quando è arrivata la sera, la barca era in mezzo al mare ed è tutto solo sul pavimento.
Vedendo che stavano lottando per remare, perché il vento era contro di loro, si avvicinò a loro verso la fine della notte camminando sul mare, e volle superarli. Quando i discepoli lo videro camminare sul mare, pensarono che fosse un fantasma e cominciarono a gridare. Perché lo avevano visto tutti, ed erano molto sconvolti.
Ma subito Gesù parlò con loro e disse loro : « Credetemi, sono io; non abbiate paura! « Poi salì con loro sulla barca e il vento cadde, ed essi rimasero stupefatti dentro di sé, perché non avevano capito nulla dei pani; il loro cuore si era indurito. (Mk 6, 45-52)

Gesù ha camminato sul mare e ha guarito la gente

Come Gesù, facendo una visita a Nazareth, insegnava nella sinagoga, molti si meravigliavano della sua saggezza e del suo potere; ma ciò che impediva loro di ricevere la sua parola era che la sua umile posizione e quella della sua famiglia erano loro fin troppo note. Gesù ha ricordato loro questo proverbio : « Un profeta non è conosciuto se non nel suo paese. A causa della loro incredulità, ha fatto pochi miracoli.’

Gesù costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca per attraversare il lago,  congedò la moltitudine e si ritirò su una montagna per pregare. Quando venne la notte, Egli era lì da solo, e i discepoli erano in mezzo al lago. Gesù, vedendo che avevano grandi difficoltà a remare con il vento contrario, si avvicinò a loro, camminando sull’acqua. Gesù li rassicurò, salì sulla barca e il vento cessò. Ma Gesù li rassicurò; salì sulla barca e il vento cessò, e tutti rimasero sbalorditi.

Quando Gesù sbarcò nella regione di Genezareth, fu immediatamente circondato da persone che lo riconobbero e gli portarono i malati. Ovunque entrasse, nelle città e in campagna, gli ammalati gli venivano posti davanti nelle piazze, e tutti quelli che toccavano la frangia della sua veste venivano guariti. Quando Gesù si ritirò sulla montagna, vide i suoi discepoli in pericolo e la sua tenera preoccupazione lo portò in loro aiuto. Il quarto orologio della notte è iniziato alle tre del mattino. Mentre salpavano la sera prima, era strano che i discepoli avessero lottato tutta la notte contro le onde.
Il diacono Michel Houyoux

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◊ Papaboys : clicca qui per leggere l’articolo → Videro Gesù camminare sul mare

◊ Qumran : clicca qui per leggere l’articolo →  TESTO Vedono Gesù camminare sul mare

  Don Marco Farina : « Pietro e noi, salvati dal mare in tempesta ! »

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Luce che si rivela ai popoli

Posté par diaconos le 29 décembre 2020

“Il Signore è come l’aria e la luce di  primavera ed estate”

# La Presentazione di Gesù al Tempio è un evento della vita di Gesù, come riportato nel Vangelo secondo Luca (Lc 2,22s). Adempiendo una prescrizione della legge ebraica: « Ogni primogenito maschio sarà consacrato al Signore » (Es 13,2,11-13) I suoi genitori lo presentarono e lo offrirono al Tempio di Gerusalemme. Lì è stato accolto dal vecchio Simeone. La festa cristiana associata viene celebrata quaranta giorni dopo Natale, cioè il 2 febbraio nel calendario gregoriano. Nelle Chiese d’Oriente si celebra anche il 2 febbraio nel calendario giuliano, che equivale al 14 febbraio nel calendario gregoriano. Il 2 febbraio è stato per lungo tempo una data importante per i contadini, che viene ricordata da un gran numero di proverbi. Questa data è tradizionalmente quella della Candelora, originariamente una festa pagana che celebra la luce, sostituita dalla festa cristiana. Questa festa è un tema anche nell’iconografia religiosa, sia nella pittura che nelle illuminazioni, nella scultura, nelle vetrate, negli arazzi, ecc. Si ispira a una scena descritta nel Vangelo secondo Luca II, 22-39, dove il figlio della Vergine Maria è annunciato da Simeone come il « Maestro » e « la luce che porterà la rivelazione ai pagani « 2 , cioè ai non ebrei.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo San Luca

Quando fu compiuto il tempo prescritto dalla Legge di Mosè per la purificazione, i genitori di Gesù lo portarono a Gerusalemme per presentarlo al Signore, secondo quanto è scritto nella Legge: Ogni primogenito maschio sarà consacrato al Signore. Sono venuti anche per offrire il sacrificio prescritto dalla legge del Signore: una coppia di tortore o due colombe.

Ora c’era a Gerusalemme un uomo di nome Simeone. Era un uomo giusto e religioso, che aspettava la Consolazione di Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Aveva ricevuto dallo Spirito Santo l’annuncio che non avrebbe visto la morte finché non avesse visto Cristo, il Messia del Signore. Sotto l’azione dello Spirito, Simeone è venuto al Tempio.

Mentre i genitori presentavano il bambino Gesù per rispettare il rito della Legge che lo riguardava, Simeone lo accolse tra le braccia e benedisse Dio dicendo : « Ora, o maestro sovrano, lascia andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola ». Perché i miei occhi hanno visto la salvezza che stavate preparando davanti ai popoli :  » una luce che si rivela alle nazioni e dà gloria al vostro popolo Israele. « 

Il padre e la madre del bambino erano sorpresi da ciò che si diceva di lui. Simeone li benedisse e disse a Maria sua madre : « Ecco, questo bambino porterà la caduta e l’ascesa di molti in Israele. Egli sarà segno di contraddizione – e la tua anima sarà trafitta con la spada: così si riveleranno i pensieri che vengono dal cuore di molti ». (Lk 2, 22-35)

Circoncisione e presentazione al tempio

I genitori di Gesù lo portarono al tempio per soddisfare i requisiti della legge sulla purificazione della madre e sulla consacrazione del primogenito. Offrivano il sacrificio dei poveri. Simeone. Quest’uomo giusto e pio, che aspettava la salvezza e aveva ricevuto la promessa di vederlo prima di morire, venne al tempio, guidato dallo Spirito, e accolse il bambino tra le sue braccia e benedisse Dio.

Simeone esprimeva i suoi sentimenti personali: poteva andarsene in pace, perché vedeva la salvezza; poi celebrava questa salvezza che Dio aveva preparato, e che era la luce dei gentili e la gloria di Israele. All’ammirazione del padre e della madre, Simeone rispose profetizzando la soluzione che il Messia fece, l’opposizione che incontrò, il grande dolore che causò alla madre. Lo scopo di queste dispense era la manifestazione di pensieri nascosti.

Giuseppe non doveva purificarsi, ma, come osserva il signor Godet, sarebbe stato responsabile, come capo famiglia, se la purificazione non fosse stata compiuta. La legge di Mosè prescriveva che dopo sette giorni di diffamazione legale e trentatré giorni di ritiro, la madre israelita doveva offrire un sacrificio per la sua purificazione.
E ogni primogenito del Signore dovrebbe essere interamente dedicato al suo servizio: ma la tribù di Levi era per questo servizio, che tutti i primogeniti delle altre tribù fossero riscattati in cambio di denaro, che il diritto divino fosse stabilito, e che il principe della casa dei padri ricordasse sempre il suo dovere.

La madre doveva offrire un agnello come olocausto e un giovane piccione o una tortora per il peccato; ma se non poteva permetterselo, poteva sostituire questo sacrificio con quello di due tortore o due giovani piccioni.

Luca ha menzionato solo quest’ultimo sacrificio, il sacrificio dei poveri, perché era il sacrificio di Maria. Già allora si compì una profonda parola di Paolo : « Conoscete infatti la grazia di nostro Signore Gesù Cristo: perché egli si è fatto povero per voi quando era ricco, perché con la sua povertà vi rendiate ricchi. « (2 Corinzi 8, 9).

Simeone è sconosciuto nella storia; il suo nome significa « realizzazione ». Era giusto e pio (questa parola ha anche il significato di prudente designato da questo termine bello e intimo : la consolazione di Israele.  Possiamo vedere dagli esempi di Simeone, Anna, Zaccaria, Giuseppe e altri che c’erano umili israeliti pronti ad accogliere il Signore in qualsiasi forma pietosa Dio abbia voluto mostrar loro.

Il sacerdozio ufficiale non ha accolto il Signore che, per la prima volta, è entrato nel suo tempio : « Bene, manderò il mio messaggero a fare la strada dritta davanti a me. E all’improvviso entrerà nel suo tempio, il Signore che voi aspettate ; è l’angelo dell’alleanza, chiamato dai vostri voti. Ecco, egli viene, dichiara il Signore, il Signore degli eserciti celesti.  » (Ml 3, 1)

Per sostituirlo si è formato un sacerdozio libero, rappresentato da Simeone e Anna. La fonte della vita religiosa di Simeone era chiaramente indicata. Era lo Spirito Santo che era sopra di lui. In quel momento solenne della sua vita ricevette una nuova misura di quello Spirito divino che gli comunicò il dono della profezia.

Il Cristo del Signore, un termine dell’Antico Testamento che significa l’Unto del Signore, il Salvatore che il Signore ha promesso al Suo popolo e che ha appena dato loro.  « Venne illuminato e guidato dallo Spirito, e fu per questo Spirito che riconobbe immediatamente il suo Salvatore nel piccolo bambino. Per lo Spirito che era in lui, Simeone divenne un profeta; non parlò più di sé, ma la sua mente fu innalzata a quella salvezza che Dio aveva preparato per tutti i popoli e che tutti vedranno.

E questa preparazione è avvenuta per secoli attraverso tutte le rivelazioni dell’antica alleanza. Questa grande salvezza destinata a tutti è divisa in due diversi flussi. Da un lato, è luce per illuminare le nazioni gentili, per la rivelazione delle nazioni che, per la rivelazione loro destinata, sono state immerse nelle tenebre più profonde; dall’altro, è stata la gloria del popolo d’Israele.

I genitori; sono stati benedetti nel nome di Dio. Le magnifiche promesse che hanno ascoltato sono riuscite a far nascere nei cuori di Giuseppe e Maria speranze carnali, piene di illusioni; Simeone le ha represse presentando loro l’aspetto doloroso del futuro riservato al loro bambino. Ha rivolto le gravi parole che sono seguite a Maria, personalmente, perché questa profezia la riguardava direttamente.

Il piano di Dio era determinato dalle opposte disposizioni di coloro a cui il Salvatore era stato inviato: per alcuni era un’occasione di caduta, per altri di ascesa. Ovunque la verità è presentata ad un’anima, il giudizio divino si esercita in essa; con la sua incredulità e il suo indurimento.

Ma la crisi potrebbe avere un esito completamente diverso: attraverso il pentimento, attraverso la fede, l’anima è salita alla pienezza della vita. I genitori; sono stati benedetti nel nome di Dio. Le magnifiche promesse che hanno ascoltato sono riuscite a far nascere nei cuori di Giuseppe e Maria speranze carnali, piene di illusioni ; Simeone le ha represse presentando loro l’aspetto doloroso del futuro riservato al loro bambino.

Ha rivolto le gravi parole che sono seguite a Maria, personalmente, perché questa profezia la riguardava direttamente. Il piano di Dio era determinato dalle opposte disposizioni di coloro a cui il Salvatore era stato inviato : per alcuni era un’occasione di caduta, per altri di ascesa. Ovunque la verità è presentata ad un’anima, il giudizio divino si esercita in essa; con la sua incredulità e il suo indurimento.

Ma la crisi potrebbe avere un esito completamente diverso: attraverso il pentimento, attraverso la fede, l’anima è salita alla pienezza della vita morale e spirituale. In questo doppio senso, la presenza del Salvatore è sempre stata un segno; e Simeone avvertiva che sarebbe stato preso come segno. Questa profezia si è letteralmente compiuta nella vita di Gesù, e quanto di più per i suoi più fedeli servitori.

È anche alla presenza della croce che si rivelano i pensieri del cuore, secondo la fede o l’incredulità, l’amore o l’odio per il Crocifisso.  I « pensieri del cuore rivelati » indicavano il motivo per cui Maria non poteva essere risparmiata da questo grande dolore.

Il diacono Michel Houyoux

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◊ Settimana : clicca qui per legere l’articolo →  Epifania: Brilla la Stella, luce per tutti i popoli

◊ Qumran : clicca qui per legere l’articolo →  TESTO Luce che illumina, seduce e conduce

Fernando Armellini : « Epifania del Signore »

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