Resurrezione del Signore – Anno B
Posté par diaconos le 30 mars 2021
Gesù doveva essere risuscitato dai morti
# La resurrezione nella religione cristiana si riferisce al passaggio fisico dalla morte alla vita. Riguarda principalmente Gesù Cristo, che morì durante la sua crocifissione e visse « il terzo giorno, secondo le Scritture », cioè la mattina di Pasqua. L’esegesi storico-critica ha cercato di tracciare il dibattito tra farisei e sadducei sulla credenza nella resurrezione al tempo di Gesù di Nazareth, e ha sottolineato l’importanza di queste discussioni nella formazione del cristianesimo.
Tuttavia, tre resurrezioni hanno preceduto quella di Gesù nel Nuovo Testamento, quella del figlio della vedova nel Vangelo di Luca, quella della figlia di Giairo nei Sinottici e quella di Lazzaro nel Vangelo di Giovanni. Considerati come miracoli che obbediscono alla volontà di Dio, questi episodi non sembrano costituire una prefigurazione della resurrezione cristica. La resurrezione di Cristo è di natura teologicamente diversa. Due resurrezioni seguirono quella di Gesù Cristo: quella di Dorcas (Tabitha) eseguita dall’apostolo Pietro e quella di Eutyche eseguita dall’apostolo Paolo
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo San Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria Maddalena andò alla tomba di mattina presto, era ancora buio. Vede che la pietra è stata rimossa dalla tomba. Allora ella corse da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: « Il Signore è stato portato via dal suo sepolcro e non sappiamo dove sia stato deposto. « Allora Pietro si mise in cammino con l’altro discepolo per andare alla tomba. Correvano entrambi insieme, ma l’altro discepolo correva più veloce di Pietro e raggiunse la tomba per primo. Mentre si chinava, vide che i panni di lino erano stesi, ma non entrò. Simon Pietro, che lo aveva seguito, arrivò a sua volta. Entrò nel sepolcro e vide i teli di lino stesi e il sudario che aveva avvolto la testa di Gesù, che non era steso con i teli di lino, ma arrotolato al suo posto. Poi entrò l’altro discepolo, che era stato il primo ad arrivare alla tomba. Ha visto e ha creduto. Fino ad allora, i discepoli non avevano capito che, secondo le Scritture, Gesù doveva risorgere dai morti. (Gv 20,1-9)
La risurrezione di Gesù
Giovanni parla di lei come se fosse venuta da sola al sepolcro, mentre gli altri evangelisti menzionano diverse donne che si precipitarono anch’esse a visitare la tomba, con l’intenzione di imbalsamare il corpo del Signore : « Dopo il sabato, quando il primo giorno della settimana cominciava ad albeggiare, Maria Maddalena e l’altra Maria vennero a guardare la tomba. » (Mt 28,1-2)
Ed ecco, ci fu un grande terremoto, e l’angelo del Signore scese dal cielo, fece rotolare via la pietra e vi si sedette sopra. Per conciliare questa differenza, molti esegeti dicono che andarono tutti insieme, ma che Giovanni menzionò solo Maria Maddalena, sulla quale si concentrò tutto il suo interesse, per il ruolo importante che aveva. Giovanni non ignorava che lei aveva dei compagni, poiché la fece parlare al plurale e a loro nome. Altri interpreti pensano che Maria Madelaine sia andata davvero alla tomba da sola e prima di tutti gli altri.
Quando Maria Madelaine andò alla tomba, vide con stupore che la pietra che la chiudeva era stata rimossa, e corse a dirlo a Pietro e Giovanni. Mentre tornava in città, le altre donne si avvicinarono al sepolcro aperto e videro un angelo che annunciò loro: « Gesù è risorto. Poi se ne andarono in fretta e corsero a dare la notizia ai discepoli.
L’emozione e la paura di Maria Madelaine si riflettono nelle parole con cui comunica ai discepoli questa notizia. L’idea che Gesù potesse risorgere non era ancora entrata nella sua mente, perché pensava solo alla rimozione del suo corpo. L’altro discepolo che Gesù amava era Giovanni, che si riferiva a se stesso in questo modo, senza mai nominare se stesso: « Quando Gesù vide sua madre e il discepolo che amava in piedi accanto a lei, disse a sua madre : « Donna, questo è tuo figlio. «
Pietro e Giovanni, pieni della più profonda emozione nell’udire le parole di Maria Maddalena, si precipitarono fuori dalla città; e andando verso il sepolcro, corsero insieme verso il luogo dove Gesù era sepolto. Giovanni, che era probabilmente più giovane e più agile, andò avanti al suo compagno e raggiunse la tomba per primo.
Chinandosi a guardare nella grotta, vide i panni di lino con cui era stato avvolto il corpo; ma trattenuto dalla paura istintiva ispirata dal mistero della morte e dall’incertezza della situazione, non osò entrare. Pietro arrivò in quel momento e, più risoluto di Giovanni, entrò nella tomba e osservò i teli di lino stesi a terra e il sudario che aveva coperto il capo di Gesù, accuratamente ripiegato in un posto, mentre i teli di lino erano stati gettati in giro. Incoraggiato dall’esempio del suo compagno di studi, anche Giovanni entrò nella grotta, vide e credette.
In cosa credeva ?
Giovanni non voleva dire che credeva alle parole di Maria Madelaine, perché l’ordine notevole che Gesù aveva voluto lasciare nel suo sepolcro escludeva assolutamente l’idea di un rapimento effettuato frettolosamente dai suoi nemici. No, credeva che Gesù fosse risorto, e questa convinzione rafforzava la sua fede che Gesù era il Cristo, il Figlio di Dio.
Come Tommaso, i due discepoli avevano bisogno di vedere per credere. Giovanni indicò umilmente il motivo della loro lentezza a credere: non avevano ancora capito, anche allora, la Scrittura che dice che Gesù doveva risorgere dai morti: avrebbero potuto trovare la resurrezione di Gesù annunciata in passi come Salmi 16; Salmi 22 ; Salmi 110; Isaia 53…
Gli insegnamenti di Gesù e soprattutto la luce dello Spirito Santo hanno aperto gli occhi degli apostoli su questo punto, come su molti altri. Poi capirono le Scritture (Atti 2:25-34; Atti 8:32-33; Atti 13:33-35).
Oltre alle rivelazioni dell’Antico Testamento, i discepoli avevano sentito le molte dichiarazioni chiare di Gesù sulla sua morte e risurrezione : « E prese con sé i dodici e disse loro: ‘Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e si compiranno tutte le cose scritte dai profeti sul Figlio dell’uomo’ » (Lc 18,31). » (Lc 18, 31)
Ma gli stessi evangelisti affermano, con inimitabile candore e umiltà, che i discepoli non avevano capito queste predizioni di Gesù meglio di quanto avessero capito le Scrittur : « Ed essi si attenevano a questa parola, mentre si chiedevano tra loro cosa significasse risorgere dai morti » (Mc 9 10)
Diacono Michel Houyoux
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Omelia Domenica di Pasqua
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